Perché Bernie Sanders si è ritirato e cosa vuol dire

Bernie

Bernie Sanders si è ritirato dalla campagna elettorale poche ore fa, annunciandolo con un discorso allo staff via streaming: 

Credo già sappiate la verità, abbiamo 300 delegati in meno rispetto a Biden e la strada verso la vittoria è virtualmente impossibile.




Sarà quindi Joe Biden il democratico che affronterà il presidente Trump nelle elezioni del 2 novembre prossimo.

Era già chiaro a tutti da un po’ di settimane che Joe aveva la strada spianata verso la nomination; questo annuncio lo rende ufficiale.

Bernie era il candidato dalle idee radicali che sfidando l’establishment dem aveva ottenuto circa 7,7 milioni di voti contro i 10 milioni di Biden. Aveva iniziato alla grande con le vittorie in New Hampshire e Nevada, ma la sua corsa si era arrestata dopo le troppe sconfitte, anche in stati dove i sondaggi lo davano in vantaggio e dove aveva vinto nel 2016.

C’è da dire che, nonostante l’ampio distacco, Sanders ha tenuto duro fino alla fine, forse vedendo una possibilità di rimonta nella crisi coronavirus che sta mettendo a dura prova gli Stati Uniti. 

UNA SCELTA RESPONSABILE

E’ innanzitutto una scelta di grande responsabilità: mollare ora significa annullare il rischio di malumori nell’elettorato per le votazioni rimandate e quindi azzerare possibili incidenti ed eventuali contagi da coronavirus.

Ma è anche una decisione per niente scontata, perché il momento storico che stiamo vivendo è talmente caotico che qualsiasi cosa potrebbe ancora succedere. 

Questo era il punto di forza di Sanders, portare avanti il suo programma proprio ora che Trump sta mostrando tutta la sua incompetenza. E proprio adesso che l’assicurazione sanitaria universale da lui proposta inizia ad avere un suo fascino agli occhi dell’americano medio terrorizzato dall’eventuale costo di un ricovero per covid19.

Un ennesimo vantaggio risiedeva nel fatto che la situazione di emergenza ha messo in ombra il rivale Biden, in isolamento, costretto a mandare video di pessima qualità dallo scantinato di casa sua.

IL SOCIALISMO E’ MAINSTREAM !

Anche se costretto al ritiro, Sanders ha concluso la sua campagna precisando una cosa: 

Noi stiamo vincendo la battaglia ideologica. 

E’ innegabile che, pur perdendo in numeri sia con la Clinton nel 2016 che a questo giro con Biden, Sanders abbia costretto a cambiare la linea di programma del partito dem. 

L’ha spostata molto più a sinistra, prendendo di mira l’avidità dell’1% – ossia i più potenti, i miliardari e le grandi compagnie – e battendosi per i diritti del 99% e delle minoranze.

Ciò che Bernie lascia è un’eredità di straordinaria importanza, che sta tutta nell’aver cambiato la percezione nell’immaginario americano verso il socialismo e i suoi principi. Sì, Bernie ha reso il socialismo mainstream.

Come promesso, ha già dato il suo sostegno a Biden, che definisce una persona perbene con cui lavorerà per il bene della nazione. 

Insieme sconfiggeremo Donald Trump.

Non è chiaro quale sarà il suo futuro politico, ma di sicuro la sua battaglia verrà portata avanti dall’ala estremista del partito democratico, primi fra tutti Alexandria Ocasio Cortez e la sua squad di giovani donne.

Gloria Cadeddu

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