Peng Shuai dichiara di non aver mai accusato Zhang Gaoli di violenza sessuale

Peng Shuai - violenza sessuale

Peng Shuai, tennista cinese, in una recente intervista ha dichiarato di non aver mai pronunciato l’accusa di violenza sessuale nei confronti dell’ex vicepremier cinese Zhang Gaoli.

Zhang Gaoli oltre ad essere l’ ex vicepremier cinese e anche un membro del Partito Comunista Cinese.

La vicenda della Shuai inizia nel novembre 2021. La donna aveva dichiarato di aver subito, circa dieci anni prima, violenza sessuale da parte dell’ex vicepremier, denunciando l’accaduto sul social network Weibo. Il post di denuncia, poco dopo la pubblicazione, era stato fatto sparire immediatamente dal sito.

In seguito alla terribile rivelazione la tennista era scomparsa dalla vita pubblica. Sono state delle settimane concitate per il mondo intero, delle settimane in cui non si avevano più notizie sulla sorte della tennista. Adesso invece, la Shuai appare in un video in cui afferma di non aver mai pronunciato quelle parole di accusa nei confronti dell’ ex vicepremier. È chiaro che la tennista sia stata costretta a ritirare le accuse.




Nel corso di quest’ultima intervista, rilasciata dalla donna, appare evidente il cambio di atteggiamento e di pensiero. Peng Shuai dirà più e più volte di non aver mai accusato nessuno di violenza sessuale e che, probabilmente, il suo post di denuncia doveva essere stato frainteso. Nell’intervista la tennista continuerà ad affermare, sempre più convinta, di essere stata e di essere tuttora una donna libera.

A cosa è dovuto questo cambio di atteggiamento? E come mai la tennista ha ritrattato?

Nonostante Peng Shuai abbia più volte sottolineato di essere libera, i fatti non lo dimostrano. E’ palese, infatti, che la donna sia stata manipolata e costretta a ritrattare.

Nelle settimane in cui la donna era scomparsa dalla scena pubblica, la federazione cinese di tennis aveva ricevuto una mail dalla stessa Shuai, in cui la tennista rassicurava tutti dicendo di stare bene e di aver scritto delle accuse infondate.

Ovviamente il testo della mail scritto dalla Shuai non è mai stato preso seriamente in considerazione dalle altre atlete, consapevoli del fatto che il governo cinese è solito ricorrere a repressioni, rapimenti e dichiarazioni false.

Nel mese di dicembre inoltre, sono stati sospesi tutti i tornei di tennis come gesto di solidarietà.

Durante le prime settimane in cui la donna era scomparsa, il governo cinese aveva dichiarato, rilasciando un comunicato ufficiale, di non sapere nulla della Shuai e di non avere notizie in merito al presunto motivo della sua scomparsa.

La raccapricciante verità è che Peng Shuai ha subito, ancora una volta, violenza.

Non ci sono altri commenti da poter fare, altre verità da cercare, altre parole su cui indagare e spiegazioni da tirare fuori. Questa ulteriore ferita non colpisce soltanto Peng Shuai ma tutte le donne del mondo.

Irene Amenta

Exit mobile version