Per evitare la pena di morte, chiede la cittadinanza italiana

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George Genius Stinney, condannato a morte negli Usa a 14 anni. La sua innocenza fu provata 70 anni dopo photo by @greenme.it

Henry Sireci ha trascorso gli ultimi 40 anni nel braccio della morte di un penitenziario della Florida. Attende di essere giustiziato in quanto ritenuto responsabile della morte di Howard Poteet, un venditore di auto.

Henry ha sempre negato qualsiasi responsabilità in questo delitto. Arrestato nel 1976, ha trascorso gli ultimi 4 decenni in attesa di essere giustiziato. Ora i suoi legali hanno richiesto la cittadinanza italiana e l’assistenza consolare. Questo in virtù del fatto che i nonni di Henry Sireci sono entrambi siciliani, nati a Caccamo, in provincia di Palermo.

Le dinamiche dell’omicidio e l’arresto

Secondo quanto emerge dalle cronache americane, Sireci si era recato ad acquistare un’automobile. Era il 3 dicembre 1975. Durante la contrattazione con il rivenditore, il signor Howard Poteet, pare che i due abbiano litigato. Secondo l’accusa Sireci, armato di una chiave inglese e di un coltello, assassinò Poteet con 55 coltellate. L’uomo morì di emorrargia, un taglio alla gola fu letale.



La pena di morte negli USA

Nel 2016 questo caso fece riflettere sulla pena di morte. Un giudice, Stephen Breyer, si era schierato contro i suoi colleghi a favore del riesame della pena, considerando i 40 anni già scontati.

Stiamo parlando di un uomo che ha vissuto in carcere sotto la minaccia di esecuzione per 40 anni

Ma lo spunto di riflessione del giudice non ha, evidentemente, convinto. Quindi i legali di Sireci sono ricorsi ad un ultimo, disperato tentativo: il cambio di cittadinanza.

La pena di morte in America: un argomento in sordina

Il caso di Sireci serve anche a riportare l’attenzione sulla pratica della pena di morte negli USA. Ricordiamo George Stinney Jr, di origine africana, ovvero la persona più giovane ad essere condannata a morte negli Stati Uniti. Aveva solo 14 anni quando fu giustiziato sulla sedia elettrica, nel 1944.
L’accusa che pesava sulle sue spalle era pesantissima: era accusato dell’omicidio di due bimbe bianche, Betty di 11 anni e Mary di 7. Il giovane di colore si è sempre dichiarato innocente e la sua estraneità ai delitti a lui imputati è emersa definitivamente dopo 70 anni. Troppo tardi.

5.380 volt servirono per ucciderlo, con un colpo secco. Dovettero mettere dei libri sulla sedia elettrica per adeguarla all’altezza del ragazzino. Come molti credono, la sua colpa fu solo quella di essere nero.

Il caso Sireci

Tornando ai giorni nostri, non sappiamo se davvero Sireci è responsabile dell’omicidio del rivenditore di automobili. Ma dopo 40 anni di reclusione 5380 volt non servirebbero comunque. Non servono mai 5380 volt. Ma questo caso presenta anche anomalie giuridiche. La condanna a morte in Florida oggi richiede l’unanimità, ma nel 1991 per Henry Sireci non vi era, poichè uno dei giudici si oppose. La Corte Suprema della Florida ha commutato tutte le sentenze di pena di morte non unanimi a ‘fine pena mai’ a partire dal 2002. Lasciando in un limbo giudiziario e burocratico quelle precedenti. Per questo Sireci è invecchiato nel braccio della morte.

Il sindaco di Caccamo, Nicasio di Cola ha risposto all’appello degli avvocati e si dichiara pronto ad interpellare la Farnesina.

È un nostro concittadino

Almeno in questo l’Italia sia di esempio.

Marta Migliardi

 




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