Pellegrinaggio LGBTQ+ al Giubileo 2025: l’evento scompare dal calendario ufficiale

Centro Televisivo Vaticano, CC BY 3.0 , via Wikimedia Commons pellegrinaggio LGBTQ+

Un evento atteso e poi rimosso

La Tenda di Gionata, un’organizzazione cattolica impegnata nella pastorale delle persone LGBT+, aveva programmato un pellegrinaggio a Roma per il 6 settembre 2025, nel contesto delle celebrazioni per il Giubileo. L’evento del pellegrinaggio LGBTQ+ al Giubileo, inizialmente incluso nel calendario ufficiale dell’Anno Santo, è stato improvvisamente rimosso dal sito ufficiale del Vaticano, suscitando interrogativi e aumentando le tensioni. La pagina dedicata, precedentemente accessibile tramite il sito dell’associazione, ora riporta un errore 404, rendendo il pellegrinaggio “invisibile”.

Le motivazioni ufficiali

L’ufficio stampa del Vaticano ha giustificato la rimozione del pellegrinaggio LGBTQ+ sostenendo che mancavano informazioni fondamentali, come il numero di partecipanti previsti e i dettagli organizzativi dell’evento. È stato però assicurato che, una volta ricevuti i dati richiesti, l’appuntamento sarà reinserito nel programma. Questo chiarimento, però, non ha dissipato del tutto i dubbi: molti altri eventi presenti sul calendario giubilare riportano informazioni altrettanto vaghe senza essere stati esclusi.

Una realtà che promuove l’inclusione

La Tenda di Gionata rappresenta una realtà unica all’interno della Chiesa cattolica, lavorando per l’accoglienza delle persone omosessuali e transgender. L’organizzazione si impegna nella lotta contro la discriminazione e aveva trovato nel pellegrinaggio un’occasione simbolica per testimoniare un’apertura maggiore della Chiesa verso le diversità.

La cancellazione del pellegrinaggio LGBTQ+ al Giubileo 2025 dal calendario è stata vissuta come una battuta d’arresto da parte dei suoi promotori.

Il contesto delle celebrazioni giubilari

Il Giubileo del 2025, coordinato dal Dicastero per l’Evangelizzazione, prevede un fitto programma di celebrazioni, con 35 grandi eventi ufficiali. La Chiesa ha sottolineato che tutti gli appuntamenti riportati nel calendario generale sono sotto la responsabilità delle diocesi e delle associazioni proponenti, escludendo un coinvolgimento diretto del Vaticano per gli eventi secondari. L’inclusione iniziale del pellegrinaggio LGBTQ+ era stata percepita come un passo importante verso una maggiore accettazione.

Reazioni contrastanti e divisioni interne

La cancellazione ha riacceso il dibattito interno alla Chiesa sul rapporto con la comunità LGBTQ+. Se da un lato figure come don Vincenzo Vitale, direttore di Jesus, hanno evidenziato la necessità per la Chiesa di accompagnare e accogliere queste persone, dall’altro portali tradizionalisti come Messainlatino hanno deriso l’iniziativa, definendola il “Giubileo degli effeminati”. Questa polarizzazione riflette le tensioni tra le diverse anime della Chiesa cattolica.



Uno sguardo al futuro

Nonostante le polemiche, l’ufficio stampa del Vaticano ha ribadito che l’evento potrebbe essere reintegrato nel calendario una volta fornite le informazioni mancanti. Questo lascia aperta la possibilità di una partecipazione ufficiale della comunità LGBT+ al Giubileo, ma la questione rimane divisiva. Il pellegrinaggio LGBTQ+, se confermato, rappresenterebbe un momento importante per promuovere inclusione e dialogo all’interno della Chiesa.

Un Giubileo tra spiritualità e diplomazia

Nel frattempo, i preparativi per il Giubileo procedono con altri appuntamenti di grande rilievo. Tra questi, l’apertura della Porta Santa il 24 dicembre 2024 e vari incontri internazionali. Papa Francesco, sempre al centro della scena, volerà ad Ajaccio, in Corsica, per un breve viaggio dedicato alla devozione popolare. Qui, il Pontefice incontrerà il presidente francese Emmanuel Macron per discutere temi cruciali come la pace e il dialogo internazionale, ribadendo il suo impegno a favore della solidarietà e della giustizia sociale.

Un messaggio di pace universale

Nel contesto del Giubileo, Papa Francesco ha inviato una lettera al Nunzio a Mosca, monsignor Giovanni D’Aniello, esprimendo la sua vicinanza a tutte le vittime della guerra. Il Papa ha sottolineato l’importanza del dialogo e della pace come antidoto al fragore delle armi. Questo messaggio, rivolto al mondo intero, evidenzia il desiderio della Chiesa di essere un faro di speranza in tempi di divisioni e conflitti.

Il pellegrinaggio LGBTQ+ al Giubileo 2025, pur tra incertezze e critiche, rimane un simbolo di una Chiesa che si confronta con le sfide del mondo contemporaneo, cercando di trovare un equilibrio tra un passato tradizionalista, patriarcale e omofobo e apertura al cambiamento verso una reale inclusione e accettazione dell’altro.

Lucrezia Agliani

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