Peggy Guggenheim è una delle figure più emblematiche del mondo del collezionismo. Ha segnato una svolta nell’ambito dell’arte moderna, elevando questo genere artistico ad arte di successo, da esporre nei migliori musei. D’altronde come lei stessa amava dire:
“Mi sono dedicata interamente alla mia collezione. Una collezione è impegnativa. Ma è quello che desideravo e ne ho fatto il lavoro di una vita. Io non sono una collezionista. Io sono un museo”
Ma qual è la sua storia?
Nasce
a New York nel 1898, suo padre, Benjamin Guggenheim, muore nel celebre naufragio del Titanic. Nel 1921 Peggy si reca in Europa, Sposa Laurence Vail e comincia a frequentare la Parigi bohémienne. Dieci anni dopo, si reca a Londra dove apre la sua prima galleria d’arte segnando l’inizio della sua celebre carriera da collezionista. Nel 1939–40 ritorna a Parigi, dove si impegna nell’acquisto di opere per la sua collezione, Peggy si dichiarava determinata a “comperare un quadro al giorno”.
Acquista
Capolavori di Georges Braque, Salvador Dalí, Robert Delaunay, Piet Mondrian e Francis Picabia. Con la conquista nazista della Norvegia, Peggy decide di dirigersi verso il Sud della Francia per poi ritornare a New York, assieme ai figli. A New York, nel 1942 Peggy inaugura la galleria-museo Art of This Century, una delle sedi espositive di arte contemporanea più all’avanguardia di tutta la città. Organizza inoltre mostre dei maggiori artisti europei e di molti giovani artisti all’epoca sconosciuti, come William Baziotes, David Hare, Robert Motherwell, Robert de Niro Sr, Jackson Pollock, Richard Pousette-Dart, Mark Rothko e Clyfford Still.
Jackson Pollock
è forse l’artista con il quale sviluppa il maggior legame. Nel 1943 gli offre la sua prima personale, vende le sue opere, e gli commissiona il suo dipinto più grande, Murale. Peggy Guggenheim incoraggia gli esponenti dell’avanguardia newyorkese.
Torna in Europa
nel 1947 dove la sua collezione viene esposta per la prima volta alla Biennale di Venezia del 1948. La collezione racchiude opere cubiste, astratte e surrealiste. A Venezia Peggy acquista Palazzo Venier dei Leoni dove espone una mostra di scultura contemporanea. Peggy apre persino la propria casa al pubblico per permettere a tutti di godere della crescente collezione di opere d’arte che le appartenevano. Nel 1962 viene insignita della cittadinanza onoraria della città di Venezia. Negli anni ‘70 Peggy dona palazzo e collezione alla Fondazione Solomon R. Guggenheim creata da suo zio per promuovere l’arte.
Muore
il 23 dicembre 1979 all’ospedale di Camposampiero (Padova) dove è ricoverata per una frattura al piede. Le sue ceneri sono custodite in un angolo del giardino del suo museo. La sua collezione è diventata uno dei più importanti musei d’arte moderna al mondo. Tuttora il “Comitato consultivo della Collezione Peggy Guggenheim” continua a promuovere e diffondere l’arte e la memoria della collezionista.
Peggy Guggenheim è stata una mecenate, una donna forte che si è battuta per l’arte e per gli artisti. Il suo nome continuerà ad essere una garanzia per le collezioni e per l’arte moderna di cui era tanto innamorata.
Maria Luisa Ancona