Sono aumentati i pedinamenti su minori. Lo certifica un’indagine condotta nel riminese in merito alla preoccupante tendenza. Sempre più genitori si rivolgono a investigatori privati per far seguire i propri figli. Queste figure professionali, operanti sotto il saldo delle famiglie diffidenti, tallonano i designati per verificare che le loro azioni “fuori casa” siano lecite e approvabili; non viziate da storture e corrispondenti al vero dichiarato in casa dai ragazzi.
“Ci chiedono di capire se il figlio faccia uso di sostanze stupefacenti o addirittura se sia rimasto invischiato in un piccolo giro di spaccio. La droga è un problema, ma ce ne sono anche altri, come l’abuso di alcol oppure il vizio del gioco d’azzardo. Altri genitori ci chiedono di fare delle verifiche sulle frequentazioni dei loro figli: molti finiscono inevitabilmente in compagnie poco raccomandabili”, espone in merito Francesca Frontaloni, la responsabile dell’agenzia investigativa Abax, ai microfoni di Quotidiano.net.
Pedinamenti su minori, sono davvero opportuni?
Le statistiche evidenziano vari assunti. Peggiora la percezione dei pericoli del mondo da parte di madri e padri, diminuisce la loro fiducia nei confronti della generazione Z. Il maggiore scetticismo nei riguardi del rampollo proprio e del rampollo prossimo, convince all’attuazione di misure di prevenzione mai attuate prima. I genitori vogliono sapere il possibile e tenere l’impossibile sotto controllo. Mire giustificabili, ma forse raggiunte con mezzi sbagliati. La soluzione moderna per risolvere l’antico problema è la più facile, rapida, sicura, dispendiosa, immorale e diseducativa.
Facile; pagare una persona per risolvere una questione che tu dovresti risolvere, è la cosa più facile che possa farsi. Versi la somma, e in quel rapido momento smetti quasi di pensare all’impiccio. Ti disfai di una responsabilità. Facile e rapido, inoltre sicuro. Assumere un professionista del settore per fargli svolgere un lavoro del settore è l’azione che con più sicurezza permette di aspirare alla tranquillità. È difficile che lui/lei fallisca, è difficile lui/lei lasci il cliente insoddisfatto.
Dispendioso; pagare una persona per risolvere una questione che tu dovresti risolvere, è la cosa più dispendiosa che possa farsi. Perché è per definizione evitabile, non necessario. Immorale; far spiare una persona perché manchi della sua fiducia è immorale. Una terribile dimostrazione. La speranza è che lo spiato non scopra mai dello spionaggio e che il mandante continui a dormire tranquillo, incurante della viziosità che sta realizzando. Diseducativo, perché non educativo. Senza il dialogo, la condivisione e il rigore limitante, regolante e controllante, nulla potrebbe rimanere fissato nella mente del “perseguitato”.
La misura può garantire un’efficacia breve o, quantomeno, un’efficacia persistente quanto i pagamenti riservati agli investigatori. Non può essere estesa dopo un limite, ai 18 anni di età nessun ragazzo o ragazza può essere legalmente seguito. Questa cura, quindi, rimane una terapia per dei tempi scritti in cui il “curato” si mantiene salubre, ma non sviluppa gli anticorpi che dovrebbe sviluppare. Per quelli, ahinoi, c’è bisogno di altro costante e laborioso impegno umano, non tralasciabile per educare, risolvere e istruire alla risoluzione autonoma.
Gabriele Nostro