La paura legata ai brutti ricordi a volte condiziona la vita, ma se ci fosse un modo per cancellarla dalla vostra mente, cosa fareste?
Come Clementine in “Se mi lasci ti cancello”. Il film è (tristemente) noto per la terribile traduzione del titolo. Il verso della poesia di Pope “Eternal sunshine of the spotless mind” (vero titolo dell’opera) evocava meravigliosamente il candore delle menti che non hanno ricordi. Vi fareste modificare la memoria per smettere di avere quei brutti ricordi, o meglio la paura di quei brutti ricordi?
Paura e brutti ricordi: lo studio
Per molto tempo questa è rimasta un’utopia, alimentata da libri e film che trattano l’argomento. Ora sembra essere una via possibile per guarire stati d’ansia e stress post traumatico. Un team di ricerca dell’Università di Bologna, ha trovato un metodo non invasivo, per ricondizionare la memoria ed eliminare la paura legata a dei ricordi traumatici. Tutto ciò è molto lontano dal reset completo delle pene d’amore ipotizzato nel film con Jim Carrey e Kate Winslet.
Lo studio, pubblicato su “Current Biology”, presenta gli esperimenti condotti su 84 persone utilizzando la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva ( rTMS), un metodo non invasivo per effettuare una stimolazione elettromagnetica del tessuto cerebrale attraverso dei potenti magneti. Ovviamente lo studio è controllato da un comitato etico che ne monitora l’operato. La parte del cervello che viene manipolata tramite questa tecnica è la corteccia prefrontale dorsolaterale. Questa parte dell’encefalo ha molte funzioni, sopratutto delle esecutive. È sede della memoria di lavoro e della flessibilità cognitiva, del ragionamento astratto e della pianificazione. La corteccia prefrontale dorsolaterale è coinvolta anche in funzioni sociali come l’inganno e la menzogna e discernere tra bene e male analizzando una situazione. È sede anche della paura legata a situazioni minacciose e ai brutti ricordi. Ecco perché con manipolazione tramite rTMS, i partecipanti allo studio hanno mostrato una ridotta risposta fisiologica ad uno stimolo correlato ad un brutto ricordo.
Il futuro della ricerca
Siamo ancora ben lontani da una completa comprensione dei meccanismi neuronali alla base del riconsolidamento della memoria della paura. I processi manipolati con questi esperimenti, riguardano una finestra di suscettibilità, una zona della memoria in cui i ricordi sono modificabili. Aver scoperto che questi meccanismi avvengono nella corteccia prefrontale è un risultato sorprendente che apre la strada a interessanti sviluppi. Attualmente le ricerche si muovono verso l’eliminazione dello stress post traumatico e delle dipendenze. Ma in futuro perché non pensare di utilizzare queste tecniche anche su lutti e pene d’amore? Al momento possono sembrare solo ipotesi fantascientifiche, degne di una commedia d’amore, ma se la ricerca effettivamente arrivasse a questi traguardi, chi di noi si farebbe cancellare la memoria e i brutti ricordi?
Giulia Fasano