Patrick Zaki graziato da al-Sisi: finalmente libertà

Patrick Zaki graziato

Patrick Zaki, il giovane studente e ricercatore egiziano condannato ieri a 3 anni di carcere, è stato graziato dal presidente egiziano.
Dopo oltre 3 anni, Zaki potrà finalmente tornare in Italia

Solo ieri, il Tribunale di Mansura, in Egitto, aveva condannato Patrick Zaki a 3 anni di carcere senza possibilità di appello.
Ma quello che Amnesty International aveva giudicato “il peggior scenario possibile” si è trasformato, in meno di 24 ore, nel finale in cui tutti speravamo.
Abdel Fattah al-Sisi ha deciso di concedere la grazia al giovane ricercatore, il quale, ora, può dirsi un uomo libero.

Patrick Zaki graziato: domani in Italia

Zaki lascerà il carcere nelle prossime ore, per mettersi subito in viaggio verso l’Italia. Secondo le previsioni, arriverà domani a Bologna, città dove risiede e dove si è recentemente laureato.
Qui, si ricongiungerà con i genitori e la fidanzata. Inoltre, Amnesty International prevede di dedicargli una festa di laurea che coinvolgerà tutta la città e, idealmente, l’Italia intera.

Il Premier Giorgia Meloni ha espresso la sua gratitudine, verso intelligence e diplomatici, per la positiva conclusione del caso.

Domani Patrick Zaki tornerà in Italia e gli auguro dal profondo del mio cuore una vita di serenità e di successi.
Ringrazio l’intelligence e i diplomatici italiani e egiziani che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare alla soluzione auspicata

Meloni ha ringraziato anche il Presidente egiziano al-Sisi, dichiarando di averlo sempre trovato aperto sulla questione.



Fin dal nostro primo incontro a novembre io ho posto la questione e ho sempre riscontrato da parte sua ascolto e disponibilità

Al-Sisi concede la grazia a Zaki: cosa c’è dietro?

Dopo i primi momenti di festeggiamenti e gioia, è sorta per molti una domanda: per quale motivo, dopo circa 24 ore dalla condanna definitiva di Patrick Zaki, il Presidente egiziano ha deciso di concedergli la grazia?

I dettagli sui motivi che hanno portato il leader di un regime autoritario e repressivo come l’Egitto a rilasciare Zaki non sono ancora noti. Rimane, tra l’altro, in sospeso, la richiesta di verità e giustizia per quanto riguarda il caso di Giulio Regeni.

Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha parlato di lunghe trattative e missioni in Egitto, che si sono concluse con i “fatti“.

In politica conta il lavoro, contano i fatti, e i fatti ci sono stati, non avevamo dubbi

Ad ogni modo, come ha dichiarato Amnesty, si attendono maggiori informazioni nei prossimi giorni.

Se ieri era un giorno catastrofico oggi è un giorno di felicità.
Aspettiamo di conoscere i dettagli, ma confidiamo che presto arriverà il momento che abbiamo aspettato tanto a lungo: riaccogliere Patrick a Bologna

Giulia Calvani

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