Lo studio
Il professor Emilio Spedicato, un matematico italiano, famoso per aver dato sostanziosi contributi all’algebra lineare numerica, insegna all’Università di Bergamo dal 1976. Il suo ruolo è quello di professore ordinario di ricerca operativa. Durante la sua carriera ha svolto numerose attività di ricerca all’estero, tra cui alla Stanford University.
E’ stato il primo uomo di nazionalità non cinese ad aver ottenuto un dottorato in Cina. Il professor Spedicato però non si occupa di argomenti legati solo alla matematica, ma attraverso la matematica e la scienza ha tentato di spiegare eventi mitologici e biblici.
In uno studio, elaborato proprio dal matematico, si tenta di spiegare l’evento che ha permesso a Mosè di passare al di là del Mar Rosso. Per alcuni sarà difficile accettare questa teoria, ma per altri invece sarà una grande scoperta e soddisfazione.
I riferimenti storici e letterari
Per disegnare un quadro completo è necessario fare dei riferimenti letterari e storici. Platone, nei suoi scritti, cita alcune catastrofi naturali dovute all’azione dei corpi celesti sulla Terra. Secondo il filosofo greco infatti ci furono tre catastrofi importanti a cui l’uomo ha partecipato.
La prima si riferisce alla distruzione di Atlantide, avvenuta nel 9500 a.C. epoca intorno alla quale terminò l’ultima glaciazione.
La seconda appare poco chiara e priva di informazioni dettagliate ma Platone scrisse che l’evento accadde intorno al 3150 a.C. probabilmente si tratta del Diluvio Universale al quale sopravvisse Noè e pochi altri.
L’ultima infine, alla quale partecipò il popolo Greco, è databile intorno al 1500 a.C. e si riferisce al Diluvio di Deucalione.
Il mito di Fetonte
Secondo le considerazioni avanzate dal matematico la storia di Fetonte ha il potere di spiegare le discontinuità storiche associate al Diluvio Universale di Deucalione, e con lui anche il modo in cui Mosè riuscì ad oltrepassare il Mar Rosso.
Secondo fonti greche e latine, di Fetonte sappiamo che era il figlio del Sole e che con traiettoria caotica si avvicinò alla Terra.
Sappiamo anche che, una volta giunto in prossimità della Terra, incendiò le foreste dell’Europa centrale e che poi fu ucciso da una saetta mandata da Zeus.
Dopo la sua morte le sorelle piansero, e da loro fuoriuscirono lacrime d’ambra.
Interpretazione scientifica
L’evento che si riferisce a Fetonte può essere interpretato scientificamente come un corpo celeste, o un oggetto asteroidale, che con orbita caotica ruotò attorno alla Terra.
Fetonte quindi, entrato nell’atmosfera terrestre e a contatto con gli strati superiori, bruciò le foreste. Raggiunti poi gli strati più densi esplose proprio nella zona del fiume Eider, che si trova nello Schleswig-Holstein.
L’esplosione sconvolse sia il Mare del Nord che il Mar Baltico facendo così emergere molta ambra. Considerati questi eventi possiamo procedere a dare la spiegazione del passaggio di Mosè.
Il passaggio del Mar Rosso secondo la Bibbia
L’effetto dell’esplosione di Fetonte ha generato un forte vento che si è propagato dal punto dell’esplosione per tanti chilometri.
Nel libro dell’Esodo, l’evento del passaggio del Mar Rosso, viene descritto e anticipato dalla presenza dell’Angelo di Dio che cambia posizione e, da questo cambiamento, scaturì un grande fumo che oscurò la Terra.
Durante la notte Dio respinse il mare con un forte vento da Sud che asciugò il mare e divise l’acqua. I figli di Israele in questo modo poterono attraversa il mare senza alcuna difficoltà. Ma per gli egiziani dietro di loro, la sorte non fu così buona e così vennero travolti dalle acque.
Fetonte a questo punto, proprio durante l’incontro tra Ebrei ed Egiziani, probabilmente si disintegrò sopra la Penisola Arabica.
Il passaggio del Mar Rosso, evento geologico
L’evento che nella Bibbia viene descritto come lo spostamento dell’Angelo di Dio, e della colonna di fumo, si riferisce in realtà ad un evento spiegabile scientificamente.
Si tratta appunto dell’esplosione di Fetonte, ovvero l’evento geologico che ha permesso al Mar Rosso di aprirsi. Gli effetti di questa catastrofe sono dunque un grande terremoto (a cui fa riferimento anche il Salmo 114) e un vento molto caldo.
Il vento ha spinto le acque del Mar Rosso verso Sud, in modo tale da abbassare il livello a Nord. Il passaggio del Mar Rosso è quindi stato possibile grazie alla comparsa di un terribile Tsunami da vento, provocato dalla grande esplosione che si è verificata nell’atmosfera.
Mosè, secondo questa teoria, si è trovato nel posto giusto al momento giusto.
Rebecca Romano