La parità è un tema molto caldo.
Di questo tema, se ne occupa una vlogger nel suo canale Youtube.
Il canale di questa vlogger è cimdrp.
A gennaio di quest’anno su questo canale è nata una rubrica settimanale dal nome molto curioso.
Parità in Pillole.
Nei video di questa rubrica, Irene Facheris, si occupa di parità all’interno di diversi argomenti, partendo dall’analisi delle parole e dei concetti base.
Prima di essere una vlogger Irene è una formatrice laureata in psicologia.
Il suo obiettivo è portare il tema della parità all’interno delle organizzazioni.
La prima puntata, del 14 gennaio del 2017, viene trattata la differenza tra femminismo e maschilismo.
Erroneamente, molte persone credono che il femminismo sia il contrario del maschilismo.
Non è così!
Il maschilismo è una forma di sessismo secondo cui l’uomo è superiore alla donna sotto diversi punti di vista.
Il femminismo, invece, sostiene la parità politica, sociale ed economica tra i sessi.
L’obiettivo del femminismo, quindi, non è sottomettere gli uomini e dare il potere alle donne, ma arrivare ad avere gli stessi diritti di questi ultimi e viceversa.
Il femminismo si chiama così perché è nato dalle donne, le quali lottavano per ottenere la parità di diritti con gli uomini.
Ovviamente, questo movimento è cambiato, oggi si lotta per obiettivi diversi da quelli per cui si battevano le donne diversi anni fa.
Ma la parità non è solo tra uomini e donne.
Ma è, soprattutto, la parità tra le persone.
I diversi argomenti citati nella rubrica di Cimdrp vengono trattati anche negli articoli presenti in Bossy, il progetto fondato da Irene, che si occupa di trattare temi riguardanti la discriminazione maschile e femminile, nonché dei fenomeni legati alle violenze e ai diritti delle comunità LGBT.
Sono capitata nel suo canale spulciando i video di YouTube e sono rimasta piacevolmente colpita dalla modalità con cui questa ragazza tratta argomenti di un certo spessore, in modo semplice e alla portata di chiunque la segue.
Youtube si sta rivelando uno dei migliori canali attraverso cui certi messaggi possano passare.
Vi consiglio di seguire questa rubrica per capire qualcosa di più sulla parità.
Jessica Tomatis
Anche il femminismo è una forma di sessismo discriminante.
A tal proposito riporto un commento di Cesare Ciancianaini che mi è sembrato molto interessante:
Purtroppo i media vedono solo una faccia della medaglia, ma i dati del Viminale sono di ben altro tono, già nel 2014 si registravano nel Paese 3.269 omicidi, dei quali l’83,60% hanno avuto per vittime uomini (2733), mentre il 16,40% si riferisce a vittime donne (536). La situazione a livello molestie è riportata da ADNKRONOS del 3 luglio di questo anno: ben 3,8 milioni di uomini vittime di abusi per mano femminile!! Se consideriamo anche una certa vergogna da parte dei maschi a denunciare gli abusi, dovremmo trarre delle conclusioni molto diverse da quelle che la televisione ci propina: è in atto un subdolo incitamento alla guerra tra i sessi che tende a criminalizzare il maschio, contribuendo a quella destrutturazione degli stereotipi tanto cara a certo femminismo. Quello che serve oggi è mostrare delle relazioni vere centrate sul rispetto certo, ma anche sulla capacità di dialogo che è la sola capace di smorzare i conflitti. Certamente se guardiamo i modelli di relazione uomo-donna che affiorano sui teleschermi, c’è proprio da andare contro corrente!