L’ultimo rapporto di Grant Thorton, “Pathways to Parity: 20 Years of Women in Business Insights”, afferma che la percentuale di occupazione femminile nel settore del mid-market è aumentata negli ultimi anni.
Il raggiungimento della parità di genere nel mid-market è previsto per il 2053. Ad attestare tale previsione sono i dati riportati dell’ultimo rapporto di Grant Thorton, “Pathways to Parity: 20 Years of Women in Business Insights”. Tale indagine, che il network di consulenza internazionale svolge da 20 anni, indaga sui progressi di rappresentanza femminile nei ruoli dirigenziali all’interno delle aziende coinvolte in tale settore.
Parità di genere nel mid-market: i dati nello specifico
L’analisi annuale fornita da Woman in Business dichiara un aumento di quasi il 15% di donne che ricoprono posizioni apicali. Dal 2004, l’incremento è stato del 1,1%.
È proprio tale percentuale che sta alla base del calcolo dell’ipotetico raggiungimento della parità di genere nel mid-market, in quanto tale aumento, se constante, raggiungerà l’equilibrio nel 2053.
Le tre azioni chiave individuate per il raggiungimento della parità di genere nel mid-market
Il rapporto individua tre azioni chiave che risultano essere positive e con un impatto favorevole sulle aziende che vogliono accelerare l’avanzamento per raggiungere la partià di genere nel mid-market:
- Una corretta assegnazione delle responsabilità per le politiche di Diversity & Inclusion (“DE&I”);
- L’implementazione di una strategia DE&I autonoma con obiettivi misurabili;
- L’offerta di accordi di lavoro flessibili.
Inoltre, dall’indagine è emerso che quando le politiche inclusive e rivolte alla diversità sono guidate da una figura apicale alla quale viene accostata un senior leader donna, la rappresentanza femminile nel senior management risulta essere maggiore in comparazione a quando a gestire un’organizzazione è solamente una figura apicale.
L’offerta di lavori flessibili è la vera sfida per il raggiungimento della parità di genere nel mid-market
Come riportato da Grant Thorton, nell’ultimo anno il 47% delle aziende è tornato a lavorare principalmente in presenza. Lo scorso anno tale percentuale raggiungeva solo il 36% e, inoltre, dal 53% delle aziende che usavano tipologie di lavoro ibrido, si è passati al 45%. Tale abbassamento non risulta positivo per le donne che ricoprono posizioni manageriali, in quanto prediligono forme di lavoro flessibili.
Ad oggi, i Paesi che hanno un’elevata percentuale di donne che ricoprono ruoli manageriali nel settore del mid-market sono:
- Le Filippine (43%);
- il Sud Africa (42%);
- Thailandia;
- Turchia;
- Nigeria (41%).
Invece, i settori che vedono una maggiore percentuale di donne lavoratrici nell’ambito in questione, sono:
- Education & Social services (40%);
- Agricoltura (40%);
- Turismo e Healthcare (38%);
- Record negativo per Construction & Real estate (31%);
- Manufacturing (31%).
Il progresso italiano in merito alla parità di genere nel mid-market
La situazione italiana registra un notevole progresso rispetto agli anni passati. Infatti, nel 2024, la percentuale di donne impiegate in ruoli manageriali ha raggiunto il 36%, superando per la prima volta la media europea che attualmente è del 35%.
Inoltre, l’Italia, nei 20 anni durante i quali è stata svolta questa indagine, è riuscita a raddoppiare la percentuale di donne che ricoprono ruoli in vertici aziendali. Infatti, nel 2004 tale valore raggiungeva solamente il 18% e tale dato significava, quindi, che la parità di genere nel mid-market era ancora un traguardo molto lontano.
Tale crescita è nettamente superiore al livello medio globale che si aggira intorno al 14,1%.
Maria Luigia Di Gennaro, senior manager di RIA Grant Thornton, ha commentato in merito a tale progresso avvenuto nel contesto italiano, affermando che:
“I dati che emergono dal report mostrano con chiarezza che negli ultimi vent’anni c’è stato un percorso di crescita positivo che ha permesso a sempre più donne nel mondo di raggiungere posizioni manageriali, ma allo stesso tempo è evidente la necessità di portare avanti azioni concrete per accelerare il progresso verso la parità, che sembra non essere abbastanza rapido, specialmente in alcuni settori. Continueremo a monitorare da vicino gli sviluppi e a fornire strategie che permettano alle aziende di promuovere un ambiente inclusivo ed equo”.
Alle parole di quest’ultima si aggiungono quelle di Marina Vitale, senior manager di Bernoni Grant Thornton, che sottolinea e incoraggia il progresso che si sta verificando nel nostro Paese in merito al raggiungimento della parità di genere nel mid-market:
“È incoraggiante notare i progressi compiuti dall’Italia, che ha superato la media dell’Eurozona nel 2024. Sicuramente ci sono margini di miglioramento, specialmente per quanto riguarda il coinvolgimento diretto dei vertici aziendali nella gestione delle politiche di Diversity & Inclusion, che abbiamo visto essere fondamentale per la formazione di una compagine manageriale con un elevato coinvolgimento femminile. È comunque un ottimo punto di partenza per lo sviluppo di contesti lavorativi sempre più inclusivi e attenti alla valorizzazione e all’ascolto delle persone”.
Andrea Montini