Spesso al cinema o in televisione si sono visti film o serie tv in cui i protagonisti potevano o dovevano cambiare volto o faccia. Anche nei fumetti è avvenuto, basti pensare a Due facce (Two-face) acerrimo nemico di Batman (il cui viso rimane sfigurato per metà a causa di un incidente), oppure per gli appassionati del genere fantasy, si può menzionare il personaggio di Arya Stark che sceglie di servire il “Dio dai mille volti” e apprende come impossessarsi delle facce altrui per poter cambiare la propria, in Game of Thrones. Ecco, se mutare la propria faccia poteva sembrare una cosa quasi impossibile, ricredetevi: c’è una persona che ha cambiato faccia per due volte e per questo è stato soprannominato l'”uomo dai tre volti”.
Chi è l'”uomo dai tre volti”
L'”uomo dai tre volti” è Jerome Hamon, un paziente affetto da neurofibromatosi, una patologia genetica degenerativa che causa deformazioni al viso così gravi da deturparlo. È più conosciuta come la malattia di Elephant Man. Già alcuni anni fa era stato operato. Era il 2010 e aveva 35 anni, quando l’equipe del professor Lantieri lo sottopose al primo intervento di trapianto facciale. Intervento che era andato a buon fine e ha consentito a Jerome di vivere per ben 7 anni con il suo secondo volto. Ma, durante un controllo, i medici scoprirono che stava manifestando i primi segni di rigetto. Perciò il 30 novembre del 2017, sono stati costretti ad asportare il primo volto trapiantato e Jerome rimane letteralmente senza faccia. Viene inserito in lista di attesa per un secondo trapianto di faccia e nel frattempo è ricoverato in rianimazione nel reparto di chirurgia plastica dell’ospedale Georges Pompidou. Poi, finalmente, a metà gennaio arriva il secondo volto e viene operato, divenendo l'”uomo dai tre volti”.
Come avviene l’intervento
A spiegare la procedura di un’operazione chirurgica così delicata è stato il dottor Francesco Wirz, giovane medico napoletano di 34 anni, laureatosi in Italia e specializzatosi alla Seconda università di Napoli:
“La prognosi è ancora riservata, il paziente, operato il 15 gennaio, presenta un’evoluzione favorevole. L’intervento è riuscito ma restiamo molto prudenti, continuiamo i trattamenti per evitare un rigetto immunologico. L’intervento è durato 19 ore, ha visto impegnate due equipe chirurgiche guidate da Lantieri, una per il prelievo del volto, la seconda per l’impianto. Questo rappresenta una prima mondiale, nel caso di rigetto del trapianto di faccia apre nuove prospettive sulla possibilità di un secondo impianto“.
Se in questo caso non ci sarà il rigetto, anche in un lasso di tempo medio-breve, il secondo trapianto, oltre ad essere il primo a livello mondiale, segnerà un evento epocale nella storia della chirurgia e della medicina.
Nuove facce e nuove prospettive di vita
Non è la prima volta che un paziente cambia volto, in totale nel mondo sono stati 37 i trapianti di faccia dal 2005 ad oggi, ben 11 sono avvenuti in Francia (8 sotto la supervisione del professor Lantieri). Di sicuro, un intervento del genere trasforma la vita in maniera radicale, infatti, dopo il primo intervento, Jerome Hamon aveva dichiarato: “Mi abituai alla nuova faccia all’istante. Non devo più sopportare gli sguardi strani e la gente mi ascolta“. La prima volta non si scorda mai, ma la seconda sarà ancora più straordinaria e memorabile per l'”uomo dai tre volti”.
Carmen Morello
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