La Francia decide di sciogliere Generazione Identitaria e l’Italia rimane a guardare con il caso Casa Pound.
Il 13 febbraio, il ministro degli interni francese, Gerald Darmanin ha annunciato con un messaggio via twitter l’avvio del processo di dissoluzione di Generazione Identitaria. La formazione francese di stampo neofascista si era resa nota per le sue azioni anti-migranti. Il gruppo di estrema destra, nato nel 2010 dalle ceneri di Unitè Radical, ha saputo attirare le simpatie dei più giovani a seguito di azioni eclatanti svolte in questi ultimi anni. La sede di Gènèration Identitaire si trova a Lione, ma l’associazione ha anche una sede storica a Parigi e può contare su altre filiali sparse per il territorio. Qui molti ragazzi frencesi praticano pugilato e arti marziali per difendersi “dall’invasione islamista”. Grazie a questi metodi, il partito di estrema destra, molto attento a mantenere l’immagine di un movimento moderno e all’avanguardia, è riuscito a catturare l’attenzione dell’elettorato francese.
Le azioni dei membri di Generazione Identitaria.
Nel 2017 alcuni militanti del partito francese avevano cominciato a organizzare svariate manifestazioni dopo la vicenda che sconvolse la Francia al Bataclan. A seguito del tragico attentato che costò la vita a 130 persone, i rami dell’estrema destra hanno cominciato a soffiare sul fuoco della discriminazione. Di conseguenza non c’è da stupirsi se le azioni dei seguaci del partito nazionalista abbiano coinvolto persino le ONG. Nel 2018 uno dei membri riuscì ad infiltrarsi nella Sos Mediteranee per ostacolare l’aiuto offerto ai migranti sbarcati in territorio francese.
La risposta di Gerald Darminin, ministro degli interni del governo Macron.
Gerald Darmanin ha avviato il processo di scioglimento contro l’organizzazione nazionalista che ora avrà 10 giorni di tempo per rispondere alle accuse. Il ministro aveva già chiesto un’indagine preliminare a seguito di un’operazione avvenuta sul confine spagnolo nei Pirenei che aveva lo scopo di impedire il passaggio di alcuni migranti. Il partito francese non ha potuto però farla franca dopo che nel giugno 2020, in occasione delle manifestazioni per il movimento black lives matter, alcuni membri avevano mostrato uno striscione che chiedeva “giustizia per le vittime contro i bianchi”. Le ultime azioni non sono passate inosservate e Parigi ha finalmente aperto un’indagine per “provocazione pubblica all’odio razziale”.
Casa Pound e i contatti con l’esperienza nazionalista francese.
Non è un caso che le forze di estrema destra in Italia abbiano spesso avuto rapporti con i partiti nazionalisti francesi. La ragione è spesso economica, infatti Casa Pound in passato ha potuto appoggiarsi alle risorse del Front National mentre Londra è diventata uno dei principali fondi finanziari di Forza Nuova. Sembra che ci sia un lungo filo che colleghi tutte le realtà sovraniste. D’altronde, anche i programmi politici di queste organizzazioni sono pressochè identici. L’esempio di Generazione Identitaria mostra i rischi che corre una società investita da una profonda crisi d’identità come accade in Italia. Tuttavia il gesto di Parigi offre la speranza di poter porre ancora un freno ai movimenti che non hanno nulla a che fare con il nostro sistema democratico.
Valerio Caccavale