Arriva notizia dall’università di Okinava della realizzazione di moduli solari che hanno raggiunto una buona stabilità ed efficienza realizzati in perovskite. La ricerca è stata pubblicata su Nature energy.
Non è la prima volta che la perovskite viene utilizzata nella tecnologia solare al posto del tradizionale silicio, lo avevano già fatto scienziati italiani e inglesi realizzando cellule fotovoltaiche flessibili da indossare, ne avevamo parlato nell’articolo Pannelli solari nei vestiti.
La novità della ricerca giapponese è che il livello di efficienza e stabilità è stato molto aumentato, tanto da pensare che si potrebbe arrivare a un impiego in pannelli solari per la produzione di energia elettrica.
Dal punto di vista della novità di quanto fatto dai ricercatori giapponesi la chiave è stata concentrarsi sui pannelli nel loro insieme, i pannelli solari in perovskite sono costituiti da strati multipli, ciascuno con una funzione, i ricercatori invece di cercare di migliorare l’efficienza dei singoli strati si sono concentrati sull’operatività globale e hanno migliorato il modo in cui gli strati interagiscono tra loro.
Siamo alla vigilia di una rivoluzione nell’industria nella tecnologia solare?
La speranza c’è ma ancora ci sono problemi tecnici da risolvere: perché l’energia solare si diffonda come alternativa valida a fonti meno pulite abbiamo bisogno di pannelli solari che rispettino tre condizioni: devono essere economici da realizzare, durare tanto ed essere molto efficienti nella produzione energetica.
Sui costi ci siamo alla grande, la perovskite è un materiale che richiede poca energia per essere lavorato. L’efficienza l’abbiamo migliorata tanto nel corso degli ultimi dieci anni, I moduli realizzati dal team guidato Professor Yabing Qi sono arrivati ad alte prestazioni per 2000 ore consecutive.
E allora? Non manca nulla giusto? No ai moduli solari non manca nulla ma sono moduli di 22,4 cm2, quando si va a crescere di scala (indispensabile per pannelli solari per produzione di energia) le prestazioni crollano. Il problema è nelle tecniche di lavorazione, quando si cresce di dimensioni i difetti di fabbricazione aumentano. Dunque è la capacità di lavorare la perovskite che si deve raffinare.
Altro problema è la stabilità, non è ancora abbastanza, un pannello solare per essere commercialmente conveniente deve lavorare anni ma la perovskite degrada ancora troppo velocemente.
Roberto Todini