A Palermo, per la maestra colpita da un pugno in faccia, la prognosi è di sei giorni
Un padre colpisce la maestra del figlio di 10 anni, perché la donna gli aveva fatto presente che le assenze del bambino erano numerose
Ciò che accade a Palermo ha, ancora una volta, dell’inverosimile. Negli ultimi tempi si sente, purtroppo, spesso parlare di aggressione agli insegnanti. Che sia da parte di un alunno o da parte dei genitori dello stesso, la situazione è ugualmente molto grave: si mettono in discussione l’insieme dei valori della civiltà e dell’educazione.
L’aggressione si è verificata a Palermo nell’Istituto Comprensivo Ignazio Florio
Maurizio Borzellino ha 43 anni ed è l’uomo che ha colpito con un pugno in faccia la maestra di suo figlio. Lui, collaboratore scolastico dello stesso Istituto, ha dei precedenti per rissa e percosse. Inoltre, è stato denunciato per aver lasciato il bambino solo in auto, mentre giocava alle slot machine.
Precedentemente in un’altra scuola, l’uomo aveva avuto una reazione simile contro un altro collega. Dopo aver saputo dell’aggressione alla maestra, Lucia Lo Cicero, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Ignazio Florio di Palermo, aveva deciso di allontanare l’uomo dalla scuola. Così, Maurizio Borzellino ha chiesto il trasferimento in un’altra struttura.
L’aggressione si era verificata dopo che l’uomo aveva richiesto l’ennesimo permesso per portare via il bambino prima delle lezioni. L’ira di Maurizio Borzellino, si è scatenata quando la maestra ha fatto presente all’uomo, che le assenze incidono notevolmente sul rendimento del bambino.
La donna è arrivata al pronto soccorso di Villa Sofia, dopo aver ricevuto un pugno in pieno volto. La prognosi è di sei giorni. Fortunatamente non sono state riscontrate fratture o altre tipologie di traumi. La maestra tornerà presto dai suoi alunni.
Nel frattempo i servizi sociali valutano le condizioni di vita dei cinque figli dell’uomo.