Torniamo con la nostra rubrica che premia, con voti da 0 a 10, i migliori ed i peggiori protagonisti dell’ultima giornata di campionato.
Vediamo insieme quali sono i voti di questo weekend.
Voto 9 al solito Higuaìn: Eccolo tornato. Dopo le tre giornate di squalifica e qualche prestazione sottotono, torna finalmente a brillare in una partita di fondamentale importanza visto il successo della Roma a Marassi. Doppietta e 3 punti contro un Atalanta soffocata dagli uomini di Sarri che mantengono così il secondo posto. Capitolo Champions non ancora chiuso. Ma con un attaccante da 32 gol in 33 partite…
Voto 8 al risveglio del Toro : 5 gol, due annullati (uno regolare) e tanto spettacolo messo in campo dagli uomini di Ventura alla nuova Dacia Arena. Il Torino segna tutti quei gol che si è mangiato nelle partite precedenti, e si sfoga sulla povera Udinese che nulla può contro la grande prova di forza dei Granata. Peccato che siano arrivati tutti alla fine, forse si sarebbe potuta risparmiare qualche critica di troppo.
Voto 7 al pallonetto di Klose: Una giocata da fuoriclasse non poteva che partire dai piedi di Miroslav Klose, che sembra avere nell’Inter la sua preda preferita. La squadra di Simone Inzaghi può così consolarsi in questo finale di campionato senza più obbiettivi per la Lazio. I campioni però, rimangono sempre gli stessi. Non si smentiscono mai, anche quando in palio non c’è altro che la gloria.
Voto 6 a Frosinone e Palermo: la lotta salvezza si conferma la più interessante di questo finale di campionato. Il Frosinone segna 3 gol a San Siro ma spreca troppo e torna a casa con un solo punto che però può aiutare nella volata finale. Il Palermo continua la sua striscia di risultati positivi (7 punti nelle ultime tre gare) puntando così a superare il Carpi. Peccato che il cambio in panchina sia arrivato tardi ( almeno il cambio giusto)
Voto 5 alla pigrizia della Fiorentina: con la quasi totale sicurezza del posto in Europa League (anche grazie agli errori degli avversari) i Viola si sono seduti ulteriormente, con un possesso palla tanto prolungato quanto sterile contro il Chievo. Fortunati, perché ci fosse stata più competizione avrebbero dovuto sudare di più.
Voto 4 all’Inter senza idee: Discorso simile a quello della Fiorentina. Il problema dei Nerazzurri però, oltre alla vacanza anticipata, è la mancanza totale di gioco che accompagna la stagione della squadra di Mancini. Poco gioco di squadra e tante inutili iniziative individuali. Il prossimo anno non servirà comprare 10 giocatori. Ma costruire una vera Squadra dall’inizio.
Voto 3 alla Samp nel paese delle meraviglie: Siamo salvi? No ancora no. Forse convinti che non ci sia più niente per cui combattere, gli uomini di Montella si arrendono al Palermo senza troppi complimenti. Ma forse non è solo colpa dei giocatori, perché il ruolo dell’allenatore è anche quello di motivare i propri ragazzi anche durante le amichevoli. Che stia già pensando alle offerte per il prossimo anno?
Voto 2 all’Udinese in caduta libera: E pensare che solo poche settimane fa, i Friulani erano in vetta a questo bollettino dopo la bella vittoria contro il Napoli. Invece oggi, dopo un weekend da dimenticare e 5 gol incassati in casa, si ritrovano al fondo delle nostre Pagelle e della classifica di Serie A. Prima l’Atalanta e poi lo scontro diretto contro il Carpi. Che paura.
Voto 1 al declino di Ranocchia: Domenica dopo Domenica Andrea Ranocchia fa ricordare agli interisti quella fascia di capitano al suo braccio. È passato dalla splendida stagione con il Bari di Ventura (in cui era il preferito rispetto a Bonucci) al desiderio di ogni tifoso avversario. Questa settimana l’assist al bacio è stato per Vasquez, che non si è fatto troppi problemi ad insaccare. Speriamo che dimentichi la brutta stagione in vista del prossimo anno.
Voto 0 all’impietoso Milan: peggio di così non si può fare. I rossoneri contro il Frosinone a San Siro non perdono solo tre punti e il 6° posto in classifica, ma anche la faccia.
È mortificante vedere il Milan giocare in questo modo, prendere tre gol in casa da una squadra che lotta per rimanere in Serie A (con tutto il rispetto per il Frosinone) e poi consolarsi per le 20 palle gol create. Forse Galliani e soci dovrebbero imparare a difendere meno i giocatori e di più gli allenatori, vista la mancanza di compattezza che solo Mihajlovic era stato in grado di creare. Bisogna imparare a lavorare di più sul campo e meno su giornali e televisioni.