Torniamo con la nostra rubrica che premia, con voti da 0 a 10, i migliori ed i peggiori protagonisti dell’ultima giornata di campionato.
Vediamo insieme quali sono i voti di questo weekend.
Voto 10 al canto dei cigni: Da Luca Toni a Manuel Pasqual, passando per Gianpaolo Bellini. Tre bandiere della nostra Serie A danno l’addio al calcio giocato, lasciando nei cuori dei tifosi tanti bei ricordi. Soprattutto quel Luca Toni, campione del mondo che abbandona nel migliore dei modi: Con un bellissimo gol di cucchiaio dal dischetto. Infinito.
Voto 9 ai tifosi del Frosinone: Che sia Serie A o Serie B, loro ci saranno sempre. Il Frosinone lascia la massima categoria a testa altissima. Soprattutto grazie ai suoi tifosi, che hanno supportato i loro beniamini con canti e cori che hanno dato forza ai ciociari fino alla fine. Peccato, in Italia ci sono poche tifoserie così.
Voto 8 al secondo posto del Napoli: Con la perdita del sogno scudetto, ci si dimentica del capolavoro di Sarri al Napoli. Stagione stupenda trascinata dai 33 gol di Higuaìn che permette ai Partenopei di ottenere 79 punti in campionato e un ingresso (forse diretto) alla prossima Champions. Risultato da non sottovalutare.
Voto 7 alla Genova Rossoblù: 3 gol in un pomeriggio da ricordare per gli uomini di Gasperini. Se poi questi gol arrivano in una stracittadina, ancora meglio. Chiosa perfetta per la stagione del Genoa, che probabilmente non avrà più il suo condottiero, Giampiero Gasperini, durante la prossima stagione. Meglio di così non si poteva lasciare.
Voto 6 all’Inter in Champions: Bella vittoria di carattere per l’nter in casa contro l’Empoli, che permette di consolidare la 4ª posizione in classifica e di assicurarsi un posto nella prossima Europa League. 16esimo gol di Icardi in questa serie A. “Tutto qua?” direte voi. Il motivo del voto basso si trova un po’ più in giù-
Voto 5 al fumo Rossonero negli occhi: Vittoria che concede solo i 3 punti come consolazione ad un Milan per niente scosso dal video messaggio del Presidente Berlusconi. Il “Bel Giuoco” millantato dal cavaliere non si vede in nessun settore del campo, e questa 7ª posizione in classifica sembra stare molto scomoda ai tifosi. Chi può biasimarli.
Voto 4 alla Domenica di Mbakogu: Succede spesso di vedere un rigore sbagliato durante una domenica sottotono. Si, uno si, ma due rigori sbagliati dallo stesso giocatore e nella stessa partita.. beh così è un po’ più raro. Brutta giornata per Mbakogu, che non aiuta per niente il Carpi a lottare per la salvezza. Ma il secondo non poteva farlo tirare a qualcun altro?
Voto 3 alla Samp da contestazioni: Dopo la bella dimostrazione di sport pulito che ci hanno regalato i tifosi del Frosinone, dobbiamo purtroppo denunciarne una sicuramente meno bella. Vero, 3 gol in un derby sono forse troppi, ma una contestazione così feroce dopo il miracolo di Montella, che porta alla salvezza una Sampdoria lasciatagli a pezzi, è sicuramente ingiustificata.
Voto 2 al clima in casa Inter: Ed ecco il motivo del voto basso dato alla vittoria dell’Inter. Sembra quasi che in questo campionato, nessuna delle squadre lassù sia veramente contenta dei risultati ottenuti durante la stagione. La dimostrazione è data dalle parole dei vari Mancini, Handanovic e Jovetic. Nessuno dei tre sembra sicuro di rimanere, con parole pregne di atteggiamento di sfida, quasi a voler dimostrare di essere superiori a questa Inter.
Voto 1 alla chiusura di stagione Viola: partita benissimo, l’avventura di Paulo Sousa sembrava poter mettere d’accordo anche i tifosi Viola, ormai impegnati nell’eterna lotta contro la Società. Invece, dopo un girone d’andata stupendo, la Fiorentina ha perso le migliori occasioni, e si è accasciata al suolo nel finale, accettando una sconfitta amara, figlia della mancanza del gioco che si vedeva a Settembre.
Voto 0 ai nostri Nazionali: Dopo Marchisio, ora anche Verratti ci lascia per l’Europeo. Un centrocampo senza punti di riferimento, che ci lascia con un Montolivo incapace di prendere in mano il Milan e tanti altri interpreti sicuramente non all’altezza della nazionale. Speriamo che Conte sappia dare quella marcia in più a livello caratteriale, così da nascondere le lacune tecniche.