Le buone notizie esistono e ogni tanto si fanno sentire. L’ultima arriva da Padova dove un trapianto delicatissimo ed eccezionale ha salvato la vita di un bambino. L’annuncio della riuscita dell’intervento risale a ieri.
Il trapianto
La delicatissima operazione chirurgica è stata effettuata presso l’azienda ospedaliera universitaria di Padova al Centro di Chirurgia epatobiliare e Trapianti di fegato diretto dal professor Umberto Cillo. Si tratta di un intervento che ha del miracoloso poiché ha consentito di salvare la vita di un bambino di nemmeno un anno d’età. Non è solo la giovane età del paziente a rendere memorabile questo intervento, infatti il trapianto di fegato è avvenuto da donatore vivo. Infatti, la parte di fegato necessaria per la guarigione è stata donata dal padre del bambino che ha regalato al figlio il 25% del proprio organo. Il bambino attualmente pesa 10 chili e sta bene.
Questo epilogo felice arriva dopo un percorso difficile. La decisione di ricorrere ad un donatore ancora in vita è stata dettata dai tempi strettissimi che l’intervento richiedeva. Infatti, il piccolo soffriva di una rara malattia: l’atresia biliare che provoca un‘infiammazione dei dotti biliari, ostruendoli. In questo modo la bile non può più passare dal fegato all’intestino. L’intervento è stato eseguito previa autorizzazione del Ministero della Salute. La scelta è ricaduta sul padre dopo che entrambi i genitori si erano offerti come donatori.
Il precedente
Il trapianto di fegato da donatore vivente non si effettuava nell’ospedale veneto dal 1997. In quell’anno infatti un altro padre aveva donato parte del suo organo per salvare il proprio figlio affetto da un tumore come si può leggere in questo articolo nell’archivio di Repubblica. Il ragazzino in questione aveva però 11 anni. Il suo caso fece il giro del mondo e il ragazzo fu ricevuto dal Papa. Quella odierna dunque è un’altra storia a lieto fine.
Gessica Liberti