D’ora in poi chi bestemmia in pubblico dovrà pagare una multa di 400 euro.
La decisione è stata presa dal comune di Saonara, non lontano da Padova e la notizia ha fatto già il giro d’Italia.
Il nuovo regolamento prevede sanzioni per chi viene sorpreso a bestemmiare contro le divinità di qualsiasi credo o religione.
Una scelta presa dall’intera giunta comunale e approvata dal sindaco Walter Stefan. Una novità che ha fatto molto scalpore ma che sembra già altri comuni vogliano imitare.
Nel testo si legge che le bestemmie sono “atti contrari alla pubblica decenza e alla sensibilità di persone terze presenti”.
Il sindaco ha poi spiegato di aver preso questa decisione perchè sono arrivate numerose segnalazioni da parte di cittadini su frasi blasfeme pronunciate per lo più da ragazzi giovani in giro per la città.
Le parole del sindaco
“Qua in Veneto è considerata un intercalare e ognuno a casa propria è libero di fare ciò che vuole. Posso capire quando un’imprecazione esce dalla bocca perché magari qualcuno si fa male ma il nostro è un tentativo di arginare un malcostume che, soprattutto tra gli under 18, è diffusissimo”, ha aggiunto Stefan.
Il primo cittadino ha poi sottolineato come questa non sia una lezione di moralità, bensì un’educazione di base importante che da troppo tempo manca.
“Spiace sentire alcuni giovanissimi, spesso anche ragazze, che gridano e bestemmiano tra una parola e l’altra”, ha concluso Stefan.
I nuovi divieti, non solo contro la bestemmia
In totale, oltre al divieto assoluto di imprecare, nel documento pubblicato ci sono in totale 75 nuovi articoli che prevedono nuove regole per i cittadini.
Se il divieto alla bestemmia, seppur giusto e rispettoso, è risultato un po’insolito, tra le novità c’è il divieto di utilizzare i tagliaerba nelle prime ore del mattina e del pomeriggio, per evitare rumori molesti e fastidiosi durante il riposo.
Una stretta, quindi, verso tutti gli atteggiamenti indecorosi e irrispettosi che sembra già aver dato i primi risultati. Il comune di Saonara, solo con il tempo, potrà effettivamente vedere se i divieti saranno sufficienti a cambiare un’abitudine, sempre più radicata: la bestemmia.
Eleonora Spadaro