Un pacco bomba stava per essere caricato su un volo misto, merci più passeggeri, all’aeroporto di Catania: provenienza base americana di Sigonella, destinazione Stati Uniti. Il pacco postale, contenente una bomba a mano – sia pur disinnescata – e una cartucciera con proiettili vuoti, è stato scoperto e bloccato dal personale della sicurezza di Fontanarossa.
L’allarme è stato lanciato nel primo pomeriggio dai tecnici dello scalo che, accortisi subito della caratteristica forma del pacco bomba, hanno bloccato il plico all’interno dell’apparecchiatura rx e allertato le forze investigative. Il pacco bomba è stato spedito da un militare statunitense presso la base di Sigonella, installazione della Marina Statunitense situata nel comune di Lentini (Siracusa) e vicino alla città di Catania.
Il sospetto pacco bomba è stato individuato durante i controlli di routine sulla posta in partenza dalla città siciliana e diretta a Roma, sebbene la destinazione finale del pacchetto fossero gli Stati Uniti.
L’accaduto ha comportato la sospensione delle attività aeroportuali, con le necessarie opere di controllo, verifica e bonifica da parte delle unità cinofile e degli artificieri della Polizia di Stato, alla presenza della Guardia di Finanza.
Con il blocco del plico si è subito gridato l’allarme, soprattutto in una giornata ‘agitata’ come quella odierna caratterizzata da quello che è stato definito un possibile attentato a Londra.
Fortunatamente, dopo i primi controlli le forze investigative allertate hanno scoperto che l’ordigno era inerte: la bomba, infatti, così come i bossoli scarichi, era prima di esplosivo, e quindi non pericolosa.
Resta da accertare ora con precisione la posizione del militare statunitense che dalla base di Sigonella ha inviato il pacco bomba. Secondo il questore, Giuseppe Gualtieri, si è trattato di un falso allarme, probabilmente una sorta di souvenir senza alcun contenuto realmente pericoloso, considerando che l’ordigno era disinnescato e i proiettili vuoti.
Annachiara Cagnazzo