Out, un commovente cortometraggio e una grande novità per l’universo Disney/Pixar
Pixar ha presentato Out, il settimo cortometraggio integrato nella collezione SparkShorts incentrata sull’animazione sperimentale. Un progetto che riunisce la categoria di cortometraggi animati realizzati da nuovi talenti in cui si ricerca la creatività e la capacità di sapere raccontare una storia. Prodotta da Pixar Animation Studios SparkShorts offre ai dipendenti, di diversa estrazione, le risorse e i finanziamenti per esplorare, sperimentare e sviluppare nuovi progetti. A basso costo e in soli sei mesi.
La produzione approdata sulla piattaforma di streaming Disney +, dal regista Steven Clay Hunter, promette di essere la più rivoluzionaria nella raccolta di cortometraggi. Attualmente comprende sette mini-film, tra cui Purl, Kitbull , Smash and Grab, Out e altro ancora. Tratta e riflette con leggerezza, ma in modo profondo, argomenti molto forti e tabù. E si sa, quando si tratta di raccontare storie emotive e umane, nessuno lo fa meglio di Pixar.
Difatti, dopo un chiaro riferimento al tema dell’omosessualità in Onward, pellicola che ha debuttato all’inizio di quest’anno, la Pixar torna a dedicarsi al mondo LGBT. Il cortometraggio dal titolo Out arriva in occasione del Pride Month ed è “ispirato a una storia vera“. A precisare questo dettaglio è stato lo stesso regista Steven Clay Hunter. Ma, il tratto più rilevante è che Out è il primo film dell’azienda a mettere in scena un protagonista omosessuale del mondo Disney.
Disponibile sulla piattaforma Disney+ dal 22 maggio, Out si presenta in una nuova veste visiva diversa dal solito stile. Ovvero, infuso di realismo tridimensionale come nella maggior parte dei film Pixar. Questa volta, infatti, opta per un look che ripota alla memoria un meraviglioso dipinto ad acquerello. D’altra parte, realizzare un Pixar Spark Shorts vuol dire anche avere la libertà di sperimentare nuove tecniche.
Un’emozionante storia animata sul coming out in famiglia
Divertente, creativo e toccante, il cortometraggio, di nove minuti, “si impegna” nella rappresentazione delle minoranze LGBT sullo schermo. Questa volta inserendo nel ruolo principale un uomo gay. Il corto narra le vicende di un ragazzo, Greg, un giovane barbuto che si sta trasferendo in città con il suo ragazzo Manuel. Il giovane viene sorpreso dai genitori che decidono di dargli una mano e che non sanno nulla della relazione del figlio. Greg infatti non ha ancora non ha trovato il coraggio di confidarsi.
La storia acquisisce dei toni colorati e fantasiosi quando arrivano in suo soccorso, a cavallo di un arcobaleno, un cane ed un gatto. Greg viene catapultato nel corpo del cane e tenta in maniera divertente di nascondere la verità ai genitori. Proprio questa esperienza permetterà al giovane di superare le sue paure, confrontarsi con la realtà in maniera serena e finalmente aprirsi ai suoi cari.
Come ci si aspetterebbe da Pixar, l’animazione e il design dei personaggi sono sorprendenti. È pieno di colori caldi e morbide linee che creano un’atmosfera confortante. Giustapponendo la situazione angosciante e frenetica in cui Greg sembra trovarsi. A renderlo particolarmente unico sono anche il movimento e il ritmo dell’animazione. Vi è infatti un’energia maniacale nell’animazione che indubbiamente migliora la commedia e la spensieratezza della storia, senza però ostacolare il suo importante messaggio.