Osservatorio Mafia di Foggia: la nuova iniziativa per la lotta alla criminalità

Comune di Foggia - Osservatorio Mafia di Foggia

Il 22 novembre scorso, presso la Sala Giunta di Palazzo Dogana a Foggia, è stato presentato il primo rapporto dell’Osservatorio Mafia di Foggia, un progetto promosso dal Centro di Servizio al Volontariato di Foggia (CSV Foggia) in collaborazione con il Laboratorio Interdipartimentale di Storia e Media Audiovisivi dell’Università di Salerno. L’iniziativa, patrocinata dalla Consulta Provinciale per la Legalità e supportata da Libera Foggia, ha l’obiettivo di monitorare, analizzare e contrastare il fenomeno della criminalità organizzata nella Capitanata. L’evento di inaugurazione, dove è stato presentato il primo rapporto, è stato apprezzato e attraversato da molte persone. Tanti i moderatori, partecipanti e i relatori, come l’Università “Federico II” di Napoli, l’Università di Salerno e la Procura di Foggia.

Un evento di riflessione e confronto

L’incontro per la presentazione del nuovo Osservatorio Mafia di Foggia  è stato moderato dalla giornalista Annalisa Graziano, responsabile della comunicazione del CSV Foggia, e ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo. Giuseppe Nobiletti, presidente della Provincia di Foggia, Giuseppe La Porta, vicepresidente della Consulta Provinciale per la Legalità, e Pasquale Marchese, presidente del CSV Foggia, hanno sottolineato l’importanza del progetto come strumento per rafforzare la consapevolezza e l’azione collettiva contro la mafia foggiana.



Le conclusioni dell’evento sono state affidate a Marcello Ravveduto, docente di Public History presso l’Università di Salerno, che ha posto l’accento sulla necessità di rompere il silenzio e promuovere una narrazione trasparente per combattere le dinamiche mafiose.

Il rapporto: analisi e dati sulla mafia foggiana

Le volontarie del Servizio Civile Digitale del CSV Foggia, Maria Lorenza Vitrani e Laura Picoi, hanno illustrato i risultati dell’analisi condotta su 424 articoli pubblicati tra giugno 2023 e giugno 2024. La rassegna stampa, realizzata su nove giornali cartacei e tre testate online, ha evidenziato che i temi più trattati sono stati la società civile (28%), le operazioni delle forze dell’ordine (18%) e la cronaca giudiziaria (13%).

Un dato significativo riguarda l’aumento dei collaboratori di giustizia, un fattore determinante per far luce su episodi criminali spesso ignorati. Inoltre, il rapporto dell’Osservatorio Mafia di Foggia ha analizzato l’evoluzione della mafia foggiana negli ultimi dieci anni, mostrando come sia passata da una struttura frammentata a una più organizzata e capace di espandere la propria influenza verso il Molise e l’Abruzzo.

Mafia e social media: un nuovo campo di battaglia

Valentina D’Auria, ricercatrice dell’Università di Salerno, ha presentato uno studio sul legame tra mafie e social network, rivelando come le organizzazioni criminali utilizzino piattaforme come TikTok per diffondere propaganda e rafforzare il controllo sociale. Attraverso hashtag come #carcere e #41bis, emergono video che glorificano i clan e promuovono stili di vita mafiosi, evidenziando una preoccupante capacità di adattamento della criminalità organizzata ai nuovi strumenti digitali.

Il ruolo della società civile e delle istituzioni

Silvio Marco Guarriello, procuratore aggiunto della Procura di Foggia, ha lodato il lavoro svolto dai giornalisti locali e dai ricercatori, sottolineando il loro contributo alla comprensione del fenomeno mafioso. Federica Bianchi e Daniela Marcone, rappresentanti di Libera, hanno invece acceso i riflettori sulla “zona grigia” di Foggia, un’area di complicità silenziosa che ostacola il cambiamento.

Un modello per il futuro

L’Osservatorio Mafia di Foggia rappresenta non solo uno strumento di analisi, ma anche un modello di partecipazione attiva. I ragazzi del Servizio Civile Digitale stanno già lavorando a nuove iniziative, come la mappatura delle realtà del volontariato in Capitanata, per ampliare il loro impegno nella costruzione di una comunità più giusta e consapevole.

Grazie al primo rapporto, Foggia dispone oggi di una risorsa fondamentale per affrontare il fenomeno mafioso con maggiore conoscenza, trasparenza e collaborazione tra cittadini, istituzioni e organizzazioni. La conoscenza che vuole sopratutto approfondire l’Osservatorio Mafia di Foggia è quella sul territorio. Proprio grazie all’unione delle forze e delle menti di studenti e ricercatori questo strumento sarà efficace per un’analisi partecipativa ed una vera lotta alla criminalità.

Lucrezia Agliani

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