Mobilità e ambiente sono divenuti temi intrecciati di dibattito politico, idiosincrasie a volte strumentalizzate per fini diversi. Nel caso specifico che vi stiamo per raccontare si tratta non solo di mobilità e ambiente, ma anche di diritti dei lavoratori e del diritto alla salute, nonché di quale direzione si vuole scegliere o contrastare, se continuare nel solco della privatizzazione dei servizi pubblici, oppure scegliere coraggiosamente di difendere il Sistema Sanitario pubblico dal di dentro e dal di fuori.
Si è svolto oggi presso la sede del Comune di Torino l’incontro con l’Assessora ai Trasporti Lapietra in merito all’estensione dei parcheggi a pagamento nell’area che circonda l’ospedale Maria Vittoria.
Lo scorso mese, alcuni dipendenti dell’ospedale, venuti a conoscenza dell’estensione, si sono organizzati per manifestare il loro dissenso. Lo hanno fatto, non solo affidandosi ai sindacati, ma scrivendo anche una lettera diretta all’assessora e organizzando una raccolta firme all’interno del Maria Vittoria stesso. 530 i firmatari, tra lavoratori e utenti, delle lettera in oggetto, consegnata il giorno 9 luglio presso la segreteria dell’Assessorato ai Trasporti.
La richiesta di incontro da parte del comitato organizzatore e da parte dei sindacati CGIL, CISL e UIL di Torino è stata soddisfatta solo oggi, giorno in cui l’estensione della sosta a pagamento nell’area dell’Ospedale Maria Vittoria, ossia circoscrizione IV, è già in atto, fatto salvo per le due settimane di sospensione estiva che partiranno il 12 agosto.
Il comitato del Maria Vittoria dalla parte dei lavoratori ma anche degli utenti
L’incontro è avvenuto oggi, quindi, “a decisione presa”, come hanno fatto notare i sindacati e il comitato presente. Un incontro, peraltro, poco chiaro. Un tavolo tecnico? Un incontro informativo? I sindacati hanno espresso riserve mentre l’assessora lamentava gli attacchi giornalistici di cui si sente vittima giornalmente. I rappresentanti della raccolta firme hanno cercato di esporre le proprie ragioni, in particolare il dottor Pierangelo Iozzia, medico anestesista presso il Maria Vittoria, nonché promotore dell’iniziativa, insieme a Giovanna Daniele, rappresentante della Direzione Sanitaria, Pantone Cosimo, utente dell’Ospedale, Annamaria Sorice, assistente amministrativo presso Anestesia Rianimazione 1 e DEA, e Gianfranco Nurchis, coordinatore infermieristico della pediatria. L’attenzione si è focalizzata tutta sulla diatriba sindacale, ossia sui lavoratori, mentre il comitato sopracitato ha tentato di spostarla sugli utenti, ossia sui pazienti che si recano in ospedale usufruendo del Servizio Sanitario nazionale, che diviene in tal modo sempre più tendente alla privatizzazione. Il dottor Iozzia ha fatto notare che il Maria Vittoria rappresenta uno dei pochi poli della Regione Piemonte dove si effettua la partoanalgesia, ha ribadito la peculiare posizione dell’ospedale, piuttosto centrale, poiché a pochi passi da Piazza Statuto, ma al contempo periferico, poiché a due passi dalla tangenziale. Il Maria Vittoria, quindi, un ospedale di riferimento per le periferie e le valli della città metropolitana di Torino. Il risultato dell’estensione è pertanto la creazione di una tassa senza la creazione di un servizio alternativo di mobilità, poiché coloro che vengono dalle cinture o dai Comini limitrofi non possono che recarsi al Maria Vittoria in auto privata e pagare una tassa per usufruire di un servizio sanitario. Gli ospedali, i templi del servizio pubblico, divengono così stazioni a pagamento. La direzione è segnata e l’amministrazione attuale non fa che approfondire il solco già battuto.
La crono-storia dell’assessora Lapietra,l’attuazione di una delibera del 2015 e le proteste dei sindacati
“Qui si parla dei diritti dei lavoratori”, ha sentenziato l’assessora al fine di rassicurare i sindacati e ha così dato inizio all’incontro articolando una sorta di crono-storia a partire dal suo insediamento, avvenuto tre anni fa. “Quando sono arrivata, 1° luglio 2016, ho trovato molte delibere da attuare, non solo questa del 2015, alcune delle quali importanti e anche delicate – ha esordito – Durante la campagna elettorale erano state un po’ sospese. Abbiamo portato avanti dei provvedimenti anche abbastanza gravosi tra cui l’estensione delle strisce blu. Abbiamo chiesto alle varie circoscrizioni, che all’epoca avevano approvato questa delibera insieme al Comune, se volevano andare avanti con l’attuazione oppure no. Certe circoscrizioni ci hanno detto subito di sì (la IV, ossia quella comprendente il Maria Vittoria), certe hanno detto ni (la VIII, comprendente la Città della Salute e della Scienza). L’assessore precedente aveva fatto un acquisto di parcometri pensando di portare avanti questa delibera, poi si era tutto stoppato. Magazzini pieni di parcometri creavano un problema. Avevamo un problema da risolvere sul piano economico finanziario. Per la circoscrizione VIII siamo ancora in trattativa, ma dovrebbe partire dal prossimo autunno. In circoscrizione IV invece è stato tutto diverso, poiché il presidente di circoscrizione ci ha dato il via libera. I parcometri acquistati per la circoscrizione VIII sono stati spostati in circoscrizione IV. Siamo partiti più velocemente, ma c’è stata una reazione dei lavoratori del Maria Vittoria. Abbiamo così chiesto a GTT di estendere i voucher da 25 ore a 1 euro a tutte le nuove estensioni delle strisce blu”.
La richiesta di sospensione della deliberazione è stata perentoriamente respinta dall’assessora: il tavolo di confronto parte con importanti pregiudiziali
Durante l’incontro, poi, i rappresentanti della GTT hanno spiegato la nuova proposta di voucher che prevede tariffe agevolate per lavoratori e lavoratrici, ma che rappresenta parimenti un dazio aggiuntivo, che giunge proprio all’indomani della nuova contrattazione collettiva per il personale sanitario. I segretari generali di CGIL, CISL e UIL, rispettivamente Massimo Esposto, Diego Truffa e Roberto Scassa, hanno così espresso la loro contrarietà e preoccupazione, come si legge nel comunicato stampa congiunto uscito nel pomeriggio di oggi, rispetto all’allargamento della sosta a pagamento nell’area dell’Ospedale Maria Vittoria. I sindacati hanno chiesto l’immediata sospensione degli effetti delle deliberazioni di attuazione “per permettere un sereno nonché costruttivo confronto nel mese di settembre, secondo le modalità ipotizzate”.
Tale richiesta è stata perentoriamente respinta dall’assessora, creando importanti pregiudiziali al tavolo di discussione che si intende improntare, a partire da settembre, coinvolgendo tutte le parti sociali e, come proposto dall’assessora stessa, anche la Regione e i suoi rappresentanti.
Dalla “scatola rigida” alla “follia” dell’alternanza: sparare a zero sul giornalismo offrendo poi i pretesti per gli attacchi, una consuetudine firmata 5 Stelle
Il segretario generale della Cisl Diego Truffa ha definito la questione una “scatola rigida”, rincalzato poi dal segretario generale della Cgil Massimo Esposto che ha manifestato il proprio dissenso in merito alla questione di metodo. “Noi oggi siamo qui convocati perché lo abbiamo richiesto noi – ha asserito Esposto – per effetto di un provvedimento unilaterale. Da una amministrazione che ha per interesse il dialogo con le parti sociali ci aspetteremmo che una convocazione di sua sponte avvenga preventivamente ad un provvedimento. Siamo invece già a regime. C’è un problema di non corrette relazioni sindacali”.
Sulla questione di metodo, tuttavia, l’assessora ha risposta in maniera a dir poco peculiare. “Ogni cinque anni: una follia!”, ha affermato Lapietra, aggiungendo che “qualcuno si troverà, tra due anni o forse anche meno, a fare cose mie che magari non voleva fare”. Funziona così la democrazia e funzionano così anche gli attacchi giornalistici, di cui l’assessora si sente vittima. Sentimento quest’ultimo che a quanto pare accomuna il partito oggi al governo della città.
Giulia Galdelli