Gli organi vestigiali sono degli elementi anatomici del corpo umano (e di altri animali) che nel corso dell’evoluzione hanno perso la loro funzione originaria, senza però sparire completamente. Sono tracce del nostro passato, dei nostri antenati, che permangono in noi senza avere uno specifico utilizzo. Dei relitti anatomici, resi inutili dall’evoluzione che permangono in qualche mondo nel nostro organismo.
L’organo vomeronasale… per annusarti meglio
In molte specie di mammiferi, la comunicazione tra gli animali avviene emettendo nell’ambiente feromoni che vengono captati dagli individui della stessa specie attraverso l’organo vomeronasale. Questa piccola struttura è collocata dietro alle narici. I feromoni sono sostanze chimiche importanti per la riproduzione e il comportamento sociale di molte specie animali, un metodo di comunicazione diverso dalla produzione di suoni. Nell’uomo la struttura di quest’organo è presente, ma per nulla funzionante. Questo non vuol dire che siamo completamente indifferenti ai feromoni, ma molto probabilmente utilizziamo il senso dell’olfatto per raccogliere queste molecole.
Organi vestigiali per rispondere al freddo e alla paura
A cosa servono negli animali i muscoli erettori dei peli? A sembrare più grossi e intimorire il proprio nemico. Ecco perché quando ci spaventiamo ci viene la pelle d’oca e i nostri peli si alzano. Questo fenomeno è detto piloerezione ed è un processo comune in tutti i mammiferi che, provvisti di pelo, utilizzano questo meccanismo per intimorire l’avversario. Oltre alla funzione di difesa, la piloerezione opera anche quando sentiamo freddo. Infatti i peli si rizzano per incamerare aria e isolare termicamente l’individuo. Un meccanismo poco utile nel caso degli umani, vista la scarsa quantità di peli che abbiamo.
Coccige: la nostra coda ancestrale
Il coccige è l’ultimo osso della colonna vertebrale ed è formato da 4/6 segmenti vertebrali fusi tra loro. È il relitto evolutivo che testimonia che i nostri antenati avevano la coda, che permane negli altri primati, ad esclusione del genere Homo e delle grandi scimmie antropomorfe, come gorilla, scimpanzé ed oranghi. Perché non abbiamo più la coda? Le scimmie del nuovo mondo utilizzano la coda come elemento prensile per muoversi di ramo in ramo, la nostra andatura bipede non necessita di questa funzione. L’evoluzione ci ha lasciato come ricordo dei nostri antenati il coccige, inizio della coda, che attualmente trova un ruolo nell’azione contenitiva del bacino.
Organi vestigiali: la membrana nittitante
La membrana nittitante è terza palpebra trasparente che in alcune specie animali, come rettili e uccelli, si cala sopra l’occhio, proteggendolo e mantenendo l’idratazione. Nell’uomo, e nei mammiferi, rimane solo un piccolo residuo di questa terza palpebra nell’angolo dell’occhio, proprio vicino al naso. Questo organo vestigiale prende il nome di plica semilunare e in alcune popolazioni aborigene può essere più accentuata rispetto ad altre.
Muovere le orecchie con i tubercoli di Darwin
Sicuramente, durante la vostra vita avete conosciuto qualcuno in grado di muovere le orecchie. E dopo averlo visto avete provato con tutte le forze a muoverle anche voi… senza alcun risultato. Per muovere le orecchie è necessario essere provvisti di una struttura cartilaginea chiamata tubercolo di Darwin sulla porzione esterna del padiglione auricolare. Solo una piccola percentuale di popolazione possiede ancora questi organi vestigiali che permettevano ai nostri progenitori di muovere le orecchie e di orientarle nello spazio. Inutile che continuate a provare, se non vi è mai riuscito significa che purtroppo non avete questa struttura nell’orecchio.
Organi vestigiali e denti del giudizio
Anche i denti del giudizio sono considerati inutili dal punto di vista funzionale. Infatti circa il 30% della popolazione non deve avere a che fare con dolorose sedute dal dentista. L’evoluzione ha favorito gli individui con una bocca più piccola e, di conseguenza con meno denti (e molto piccoli). Questo processo sembra essere guidato dalla nostra alimentazione che tende ad usurare meno i denti. Potremmo ipotizzare che tra qualche millennio, le estrazioni dei denti del giudizio saranno soltanto un brutto ricordo.
Appendice…non proprio un organo vestigiale
Molte persone sono convinte che l’appendice cecale non serva a nulla se non ad infiammarsi ed essere prontamente tolta. In realtà questo piccolo tubicino nell’intestino crasso ha perso la funzione di assorbimento, ma ha mantenuto il tessuto linfatico ed è una specie di filtro. A volte viene definita anche “la tonsilla intestinale” e proprio come le vere tonsille, se si infiamma deve essere tolta.
Giulia Fasano