Le opere d’arte si trasformano in action figure

Abbiamo praticamente visto di tutto, ma le action figure delle opere d’arte ancora no. O meglio, non fino ad ora.

L’ultima versione delle action figure delle opere d’arte occidentali più famose è stata presentata qualche giorno fa al Wonder Fest Summer 2016, il più grande evento giapponese dedicato al collezionismo e alle figure e che vanta ben due edizioni annuali, una in inverno (la precedente si è svolta a febbraio) e una in estate, terminata lo scorso 24 luglio.

Le opere d’arte si trasformano in action figure
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L’Urlo di Munch, l’Uomo Vitruviano, il Pensatore, il David, la Venere di Milo e anche due putti. Queste le opere d’arte riprodotte nella Table Museum, la serie di action figure che ritraggono proprio alcuni dei più conosciuti capolavori dell’arte europea.

Generalmente le action figure (termini coniato da Hasbro nel 1964) fanno riferimento a modellini semi-snodabili di personaggi di film e serie tv, manga, anime, videogiochi, ma anche campioni dello sport e di altri settori. Si distinguono dalle figure perché, a differenza di queste che sono ‘statiche’, le action hanno le articolazioni che le rendono snodabili.

Nate come semplici giocattoli, le action figure hanno guadagnano nel corso del tempo una reputazione di tutto rispetto, staccandosi dal concetto di semplice giocattolo ed ergendosi quale simbolo indiscriminato del collezionismo legato alla cultura di manga e anime, oltre al merchandising di serie TV e cult movie.

Immaginate ora tutto questo applicato alle sculture e ai dipinti più famosi dei nostri artisti più celebri. Che sia pure l’ennesima trovata pubblicitaria, ma occorre riconoscere l’indubbia utilità di queste bizzarre action figure, che potrebbero supportare la divulgazione artistica nel mondo e per far apprezzare l’arte anche ai meno amanti di pittura e scultura, oltre a rappresentare un interessante supporto per chi, per esempio, è alle prime armi con lo studio delle materie. Ma cosa ne penseranno gli appassionati e i cultori più fedeli dell’arte?

 

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