Ong italiana Mediterranea ferma a Lampedusa. A bordo 50 persone

Ong italiana Mediterranea

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La nave Mare Jonio, del progetto Mediterranea, non ha ricevuto l’autorizzazione allo sbarco. Ieri ha soccorso 50 persone davanti alla Libia. Il sindaco di Lampedusa: aprire i porti

Ong italiana Mediterranea è alla fonda a un miglio e mezzo dall’isola di Lampedusa.  Ieri la nave Mare Jonio, del progetto Mediterranea e battente bandiera italiana, ha soccorso 50 migranti, tra cui 12 minori, difronte alle coste libiche.  Ieri l’Ong italiana Mediterranea aveva  richiesto alle autorità italiane un porto sicuro.

E questa mattina, attorno alle 7, la Guardia Costiera ha autorizzato un punto di fonda, così la nave si dirige verso Lampedusa, fermandosi a un miglio e mezzo dal porto. L’imbarcazione viene circondata da tre motovedette, due della Guardia di Finanza e una della Guardia Costiera. Poco dopo le 8, militari della Guardia di Finanza salgono a bordo della Mare Jonio e secondo quanto riferiscono i volontari,  stanno svolgendo un’ispezione relativa alla documentazione di bordo.

Attraverso un post l’ Ong italiana Mediterranea ha fatto sapere che ieri “La Mare Jonio ha incrociato un gommone in avaria che stava affondando con una cinquantina di persone“. E proseguono “le persone a bordo si trovavano in mare da quasi 2 giorni e, nonostante le condizioni di salute risultino abbastanza stabili, sono tutte molto provate con problemi di disidratazione. Il personale medico di Mediterranea sta prestando assistenza“.

Per Salvini: “Non entrano”

Possono essere curati, vestiti, nutriti. Gli possiamo dare ogni genere di conforto ma in Italia con il mio permesso non mettono piede“. Queste le parole del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ai microfoni di SkyTg24.




Prosegue Salvini “Questa non è un operazione di salvataggio. E’ favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. E’ evidente,  per il vicepremier, che “c’è un’organizzazione che gestisce, aiuta e supporta il traffico di esseri umani“.

L’altro vicepremier, Luigi Di Maio a Radio anch’io , garantisce che “non sarà un nuovo caso Diciotti“. E prosegue “il governo è già al lavoro in queste ore. Stiamo verificando le condizioni delle persone a bordo, perché i salvataggi e le vite umane sono la nostra priorità. La novità è che batte bandiera italiana e questo può essere un modo per far rispettare meglio le regole”. 

E subito il vicepremier Salvini passa all’attacco.  “Questa è la nave dei centri sociali” facendo riferimento al portavoce della nave Luca Casarini, noto attivista italiano,  vedete i precedenti penali del signore – prosegue il ministro dell’Interno – che era noto per essere leader dei centri sociali del nord est, con precedenti penali vari”. A bordo, ha aggiunto, ” ci sono  altri esponenti di sinistra e ultra sinistra, che stanno a mio pare commettendo un reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” perché hanno ” autonomamente deciso di dirigere verso l’Italia per motivi evidentemente ed esclusivamente politici, non hanno osservato le indicazioni delle autorità, se ne sono fregati dell’alt della Guardia di Finanza”.

Intanto per il sindaco di Lampedusa, Totò Martello La nave Mare Jonio è italiana e il nostro porto è aperto e pronto ad accoglierla. I migranti salvati in mare vanno fatti sbarcare, curati e rifocillati“.

Francesca Peracchio

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