Contro l’omobitransfobia la Regione Lazio si unisce al fianco di Gay Help Line in una campagna di sensibilizzazione composta da due spot video. Attraverso queste brevi ma intense narrazioni, si mira a evidenziare il dolore e il disagio delle vittime, spesso relegate a un isolamento che può risultare devastante.
Il progetto non si limita a sensibilizzare l’opinione pubblica, ma cerca anche di offrire un aiuto concreto, ricordando che chiunque si trovi in difficoltà può contattare il numero verde 800 713 713. Questo servizio è attivo da ormai diciotto anni, offrendo supporto a migliaia di persone in tutta Italia, e oggi si espande grazie all’innovazione tecnologica con il servizio Speakly, una chat anonima accessibile tramite app o sito web, che consente un approccio immediato e sicuro per chiunque necessiti di assistenza.
Le storie raccontate: la campagna nei due spot
Gli spot sono stati progettati per suscitare riflessioni profonde sugli effetti devastanti della discriminazione omobitransfobica, specie durante l’adolescenza. Il primo spot si concentra su una scena che molti potrebbero considerare normale: un gioco tra amici, il classico gioco della bottiglia. Tuttavia, il momento di svago assume un significato ben diverso quando, nel turno di una ragazza appartenente alla comunità LGBT+, viene abbandonata e isolata dagli altri partecipanti, un gesto che esprime la marginalizzazione e il rifiuto sociale a cui molte persone sono esposte.
Il secondo spot è ambientato in un’altra scena tipica: una festa di compleanno. Il festeggiato, apparentemente felice di essere circondato dai suoi amici, riceve una lettera di auguri con un messaggio offensivo e omofobo, evidenziando come anche i momenti che dovrebbero essere segnati da gioia e leggerezza possano trasformarsi in esperienze dolorose per chi subisce discriminazioni. La campagna utilizza queste immagini per mostrare come la sofferenza possa infiltrarsi in contesti apparentemente normali, mettendo in luce il dolore quotidiano vissuto da coloro che si trovano a confrontarsi con pregiudizi e violenze.
L’importanza del supporto e il ruolo della Regione Lazio
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha sottolineato l’importanza di sostenere iniziative come quella di Gay Help Line, definendola “un presidio fondamentale contro le discriminazioni“. Rocca ha ribadito che la Regione Lazio è da sempre impegnata nella lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione, e che questo progetto rappresenta un tassello fondamentale in questo percorso. “Nessuno dovrebbe mai sentirsi solo o abbandonato“, ha dichiarato, evidenziando come la presenza di servizi di supporto dedicati alla comunità LGBT+ rappresenti un valore aggiunto per il territorio regionale.
La campagna, che verrà diffusa attraverso una vasta gamma di canali, dalle televisioni ai social media, passando per radio, cartelloni pubblicitari e persino autobus Cotral, mira a raggiungere il maggior numero possibile di persone. Questo approccio multicanale non solo amplia la portata del messaggio, ma rende anche possibile una maggiore visibilità, aumentando la consapevolezza sul tema e offrendo alle vittime di discriminazione un chiaro punto di riferimento per chiedere aiuto.
Il drammatico aumento delle richieste di aiuto
Marina Marini, membro del direttivo di Gay Center, ha evidenziato un dato allarmante: il numero di contatti ricevuti da Gay Help Line è in costante crescita. “Ogni anno arrivano circa 20.000 richieste di aiuto da tutta Italia“, ha spiegato, sottolineando che sempre più giovani scelgono di utilizzare il servizio di chat Speakly.org per chiedere supporto in maniera anonima. Questa piattaforma, nata dalla collaborazione con l’Osservatorio contro le discriminazioni (Oscad), consente agli utenti di comunicare in modo sicuro e riservato, offrendo uno spazio protetto per coloro che si sentono minacciati o emarginati.
Particolarmente preoccupante è il fatto che molte delle richieste di aiuto provengano da giovani, spesso vittime di bullismo legato al proprio orientamento sessuale o alla propria identità di genere. Il rischio di essere derisi, esclusi o addirittura aggrediti fisicamente rimane elevato, specialmente in contesti scolastici o sociali dove la diversità non è ancora pienamente accettata. “Purtroppo, momenti che dovrebbero essere felici, come una festa di compleanno o una serata tra amici, possono diventare occasioni di sofferenza per chi è diverso“, ha aggiunto Marini, ribadendo l’importanza di offrire un sostegno tempestivo ed efficace.
Un messaggio di speranza e inclusione
La campagna di Gay Help Line è molto più di una semplice iniziativa di sensibilizzazione. Essa rappresenta la lotta per i diritti e la dignità delle persone LGBT+, cercando di costruire una società più inclusiva e rispettosa delle differenze. Attraverso l’utilizzo di storie toccanti e rappresentazioni realistiche, gli spot cercano di rompere il muro dell’indifferenza e di far comprendere a tutti gli effetti devastanti delle discriminazioni.
La speranza è che, grazie alla diffusione capillare degli spot e al supporto di realtà istituzionali come la Regione Lazio, sempre più persone diventino consapevoli della gravità delle discriminazioni omobitransfobiche e che coloro che vivono in situazioni di sofferenza possano trovare il coraggio di chiedere aiuto. “Siamo qui per loro”, è il messaggio centrale della campagna, un invito a non restare soli e a combattere insieme contro l’odio e l’intolleranza.