Due imprese edili di Manfredonia, in provincia di Foggia, sono state sottoposte ad amministrazione giudiziaria dal tribunale di Bari. Le aziende erano emerse nel corso dell’operazione antimafia “Omnia Nostra”, la quale aveva documentato come queste società godessero della protezione dell’associazione mafiosa indagata, operante sul territorio del Gargano. A seguito dell’operazione erano state arrestate 32 persone e disposti provvedimenti di sequestro per oltre 6 milioni di euro.
Il provvedimento del Tribunale di Bari
La Direzione Investigativa Antimafia in questi giorni sta eseguendo il decreto con il quale il Tribunale di Bari ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale dell’amministrazione giudiziaria nei confronti di due società di costruzioni di Manfredonia, in provincia di Foggia. Il provvedimento era stato proposto in maniera congiunta presso il Tribunale di Bari dal Procuratore della Repubblica e dal direttore della DIA.
Le due imprese colpite dal provvedimento erano comparse durante la nota operazione antimafia “Omnia Nostra”, avvenuta a fine del 2021 e che aveva permesso di mandare in carcere il boss Marco Raduano (poi evaso). Durante l’operazione era stata documentata la protezione assicurata ad entrambe le aziende da parte dell’associazione mafiosa indagata, che operava sul territorio del Gargano, nell’area compresa tra Manfredonia e Vieste. La protezione veniva garantita attraverso una rete di alleanze e una grande penetrazione nel tessuto sociale ed economico dell’intera area.
Le indagini della Direzione Investigativa Antimafia hanno permesso di scoprire degli indizi idonei a ritenere che le attività delle due società fossero sottoposte ad assoggettamento da parte dell’organizzazione mafiosa, presupposto richiamato nell’art. 34 del Codice Antimafia ai fini dell’applicazione dell’amministrazione giudiziaria, affidata ad esperti nominati dal Tribunale di Bari.
La misura di amministrazione giudiziaria si inquadra nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate a ridurre il potere della criminalità organizzata sul territorio e a prevenire l’infiltrazione delle imprese da parte delle cosche mafiose. Sicuramente è stato un duro colpo inferto alla mafia garganica.
L’operazione “Omnia Nostra”
L’operazione “Omnia Nostra” è stata un successo per quanto riguarda lo smantellamento della rete mafiosa operante tra Manfredonia e Vieste. Nel dicembre 2021 le forze dell’ordine erano riuscite, tramite meticolose indagini ed ore di registrazioni, ad arrestare 32 persone su 44 indagate. Gli indagati erano stati accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, tentato omicidio, estorsioni, furto aggravato e ricettazione (tutti aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso).
“Omnia Nostra”, partita su richiesta dei PM della Direzione Nazionale Antimafia e della distrettuale di Bari, aveva fatto luce sugli affari mafiosi legati all’economia legale: le cosche pugliesi erano riuscite ad infiltrarsi nel settore agroalimentare, arrivando a controllare il commercio ittico di Manfredonia e la pastorizia a Mattinata, sempre nel foggiano (oltre che al narcotraffico di Vieste). Grazie ad infiltrazioni sul territorio, tra classe politica e dirigente, l’organizzazione mafiosa era riuscita a mettere le mani su una grande quantità di beni e su una ingente disponibilità di denaro, ora però confiscata.
Tredici sono stati i provvedimenti di sequestro preventivo disposti, confiscando un totale di oltre 6 milioni e 900mila euro. Il gruppo smantellato era parte di un’organizzazione mafiosa fondata sul vincolo familiare, legato alle famiglie Lombardi e Ricucci. Il punto cardine, e quindi anche obbiettivo primario, delle operazioni era il controllo del narcotraffico a Vieste; secondario poi il controllo della vendita del pescato a Manfredonia. Un altro filone dell’indagine riguarda la “zona grigia” degli imprenditori che insieme all’organizzazione mafiosa tentavano di infiltrare la politica locale.
L’operazione “Omnia Nostra”, insieme ai suoi strascichi, ha consentito di assicurare alla giustizia diversi criminali e di sequestrare beni per diversi milioni alla criminalità organizzata. Un successo per quanto riguarda la Direzione Investigativa Antimafia e per gli agenti coinvolti sul campo. Ora bisogna continuare ad indagare e a seguire le piste che “Omnia Nostra” ha aperto.