Vittima e carnefice
Una delle sue vittime, per la vergogna, si era tolta la vita impiccandosi a un albero il 6 gennaio del 2008. Aveva solo 15 anni. Lui, Giuseppe Matarazzo, ex pastore condannato a 11 anni e 6 mesi per violenza sessuale su minore, è stato ucciso il 19 luglio scorso a Frasso Telesino, nel beneventano, con 5 colpi di pistola, un mese dopo la sua scarcerazione.
Gli arresti
Oggi per quel delitto sono state arrestate due persone: Giuseppe Massaro di 55 anni e Generoso Nasta, di 30, rispettivamente di Sant’Agata de’ Goti in provincia di Benevento e di San Felice a Cancello in provincia di Caserta.
A questi nomi i carabinieri sono arrivati dopo una serie di indagini che ha portato alla scoperta di gravi indizi a loro carico. Tra questi una telefonata di Massaro ad alcuni familiari dopo che la sua 357 magnum, pistola regolarmente detenuta, era stata sequestrata dai carabinieri per un’incongruità sulla matricola.
“Non credo che i carabinieri arrivino a me, ma se arrivano a me sono spacciato” .
Parole che rivelano una preoccupazione sospetta. Oltre a questo importante indizio, è stato accertato che l’auto che Massaro usava, una Fiat Croma intestata a un familiare, è transitata nel luogo del delitto non solo nel giorno e nell’ora dell’omicidio di Giuseppe Matarazzo, ma anche nei giorni precedenti.
Non ci sono invece segni del suo passaggio dopo il 19 luglio. A questa certezza si è arrivati grazie ai dati forniti dal sistema di mappatura GPS, incrociati a quelli agganciati dalla cella telefonica di Frasso Telesino. Grazie ad altre intercettazioni, i carabinieri arrivano anche al complice, Generoso Nasta. I due arrestati, che pare vivessero di alcuni lavori saltuari, avevano da un po’ cambiato il loro tenore di vita. Un particolare che non gioca certo a loro favore.
Un omicidio su commissione
Stando alle informazioni raccolte, i due non avrebbero alcun legame con Giuseppe Matarazzo e neanche con la famiglia della minorenne suicida. Secondo Aldo Policastro, procuratore di Benevento,
“ L’omicidio di Giuseppe Matarazzo è stato sicuramente su commissione e i due arresti di oggi sono solo l’inizio, perché le indagini vanno avanti alla ricerca di un eventuale intermediario e dei mandanti”.
Nell’elenco degli indagati figura il padre della ragazzina che si è tolta la vita, avrebbe assoldato i killer per vendicare la figlia. Ma dato che mancano anelli di collegamento con gli arrestati, gli inquirenti sono convinti che ci siano degli intermediari da cercare. Nei prossimi giorni Giuseppe Massaro e Generoso Nesta saranno ascoltati dal GIP del tribunale di Benevento.