Di Carlo Nesti
Notizia spiacevole, ma necessaria. La Wada, e cioè l’genzia mondiale antidoping, ha sanzionato la Russia, bandita dalle Olimpiadi.
Le Olimpiadi di Tokio, che furono organizzate per l’ultima volta nel 1964, si disputeranno dal 24 luglio al 9 agosto, e, a quanto pare, sono state concepite “a misura d’uomo”, lontano dal gigantismo del recente passato.
Tanto per cominciare, ha queste caratteristiche il New National Stadium, il palcoscenico principale dei Giochi, battezzato “pagoda”, o “foresta”, o “giardino”. Sarà lo stadio del legno di cedro, dei ventilatori naturali, delle piante su tutti e 3 gli anelli esterni, e della vista, per molti, del Monte Fuji.
Oltrepassando le statue del Barone de Coubertin, e del professor Jigoro Kano, inventore del judo, ecco 2 scuole, la prima è improntata sul tennis, e la seconda sul baseball. Sono espressioni di un importante programma educativo, legato ai Giochi Olimpici, che ha coinvolto ben 17.699 scuole.
Se si sale sulla torre più alta del mondo, la famosa Sky Tree di 634 metri, si scorgono impianti dappertutto, fra cui ben 18 piste di atletica. Insomma: l’Olimpiade arriverà, passerà, ma lo sport, a Tokio, resterà per sempre, come doveva essere anche per altre sedi ospitanti.
Frattanto, è giunta una notizia spiacevole, ma necessaria. L’Agenzia mondiale antidoping, e cioè la Wada, ha sanzionato la Russia, bandita dalle Olimpiadi, le estive di Tokyo 2020, e le invernali di Pechino 2022, e dai campionati del mondo per 4 anni. Perché? Per le ripetute pratiche scorrette, in materia di controlli.
Recentemente, infatti, è emerso come migliaia di dati siano stati cancellati, o manipolati, per proteggere almeno 145 atleti. Il tutto nonostante, dal 2014, il Paese fosse sotto sanzioni, e nel mirino della Wada. Qualcuno non aveva preso troppo sul serio la giustizia internazionale.
Quindi, per un quadriennio, niente vessillo e inno nazionale russo in qualsiasi contesto. Gli sportivi puliti potranno partecipare come neutrali. Non esiste altro sistema per cancellare la macchia della slealtà.
Il tribunale di Losanna ha ancora da dare il verdetto definitivo , e la wada dovra adattarsi a cui sopra … Gufare non é ottimo giornalismo ma propaganda