Oim, 2mila morti in mare nel 2018, sbarchi record in Spagna

Oggi, 2 novembre, è la giornata dedicata al ricordo di chi non c’è più, i defunti: tutti noi (o quasi) ci siamo recati a messa e/o al cimitero per far visita ai nostri cari che non ci sono più, con preghiere, fiori e lumini. Ma quanti di noi si sono fermati a pensare, anche solo per un attimo, a tutti i migranti che hanno perso la vita nel Mediterraneo? Nessuno.

Perché i migranti fanno comodo solo quando sono vivi, ancor di più quando commettono qualche reato, meglio ancora se si tratta di stupri e/o omicidi. I migranti fanno comodo ai politici sciacalli che li usano per una campagna elettorale continua e molto (troppo) social. Fanno comodo quando una o più ragazze italiane con problemi di dipendenza dalla droga finiscono stuprate, uccise e fatte a pezzi, com’è successo a Pamela Mastropietro e a Desirée Mariottini.

Tutti si indignano, tutti gridano allo scandalo, tutti piangono due ‘angeli innocenti’ volati in cielo troppo presto. Ma i migranti morti in mare chi li piange? Nessuno. Eppure non sono pochi, anzi. Ben 1.987 persone hanno trovato la morte nel Mediterraneo dall’1 gennaio alla fine di ottobre 2018, il dato è stato aggiornato al 28 ottobre.

migranti morti in mare




Quasi 2.000 migranti hanno perso la vita, eppure nessuno ne parla, nessuno si indigna, nessuno grida allo scandalo, nessuno li piange.

I dati sono stati resi pubblici da un rapporto diffuso il 30 ottobre dall’OIM, l’organizzazione mondiale per le migrazioni.

In totale, dall’inizio di quest’anno, sono stati registrati 97.857 sbarchi, tutti avvenuti attraverso il Mar Mediterraneo. Il 48% (47.433) di essi è avvenuto in Spagna, Paese che ha registrato un record negli arrivi di migranti. Difatti, nel 2018, la Spagna ha ricevuto un numero di immigrati irregolari pari alla somma di quelli sbarcati nel 2015, nel 2016 e nel 2017.

Mancano poco meno di due mesi alla fine dell’anno e siamo a quasi 2mila morti, rispetto agli anni precedenti il trend è in aumento se si considera che in totale nel 2017 ci sono stati 2.844 decessi a fronte di 147.170 sbarchi, mentre nel 2016 sono stati registrati 4.039 decessi su 334.914. Questi numeri ci rivelano dei dati importanti: innanzitutto, il numero degli sbarchi è drasticamente diminuito negli ultimi due anni, ma il numero dei migranti morti in mare, di contro, è aumentato.

Il Mediterraneo è diventato a tutti gli effetti un ‘cimitero acquatico’. Come può la morte di quasi 2.000 persone lasciare tutti indifferenti? Ci si indigna tanto per la morte di due ragazze e poi nessuno dice una parola per duemila disperati che probabilmente non avranno mai una tomba e una lapide, né un parente o un amico che vada a recitare una preghiera o a deporre un fiore nel luogo in cui riposano. La loro tomba è il mare, quel mare che pensavano potesse portarli alla salvezza, ad un’esistenza migliore, ad una nuova vita e invece ci hanno trovato la morte. Riposino in pace, amen.

Carmen Morello

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