Mosaic, la serie tv interattiva è finalmente arrivata sui nostri schermi. Noi di Ultima Voce ne avevamo già parlato qui lo scorso ottobre, spiegando la rivoluzione che quest’ultima avrebbe portato agli spettatori. Tramite un’app associata alla miniserie, infatti, lo spettatore avrebbe potuto interagire con la serie stessa. Potendo cambiare punto di vista e visionando retroscena e filmati non presenti nella trama principale visibile in TV. Lo stesso nome, Mosaic, si riferisce all’idea di ricomporre un quadro generale utilizzando piccoli frammenti sparsi e apparentemente insignificanti individualmente.
La messa in onda della miniserie, negli USA, è avvenuta lo scorso 22 gennaio e si è conclusa con un doppio episodio giorno 26. Qui da noi arriva oggi e sarà diffusa da Sky, sul canale Sky Atlantic, ma avrà cadenza settimanale.
Purtroppo però, sembra che questa futuristica novità sia stata riservata ai soli utenti statunitensi. Almeno per ora, infatti, non è possibile installare l’app qui da noi. Ovviamente questo indispettisce non poco gli spettatori di tutta Europa. Tuttavia bisogna sottolineare che rimane comunque un prodotto notevole sia dal punto di vista narrativo che dal punto di vista della trama.
Come controprova vi proponiamo il trailer diffuso da Sky
Mosaic: La trama e l’idea
La miniserie nasce da un’idea di Steven Soderbergh, vincitore di numerosi premi e già regista di diversi film di successo (uno su tutti Ocean’s eleven). Inizialmente pensata solo come app, è stata successivamente riconvertita e associata a una serie tv che ne amplificasse la diffusione e il potenziale.
La trama verte sull’omicidio della scrittrice Olivia Lake, interpretata dall’attrice Sharon Stone. La storia inizia con un salto indietro di quattro anni rispetto agli eventi narrati. Qui vediamo Eric Neill, un uomo intento a sedurre l’autrice con l’intento di truffarla. Nel presente Eric è in prigione accusato dell’omicidio di Olivia. Tuttavia la sorella del presunto colpevole, Petra, comincia a indagare sull’accaduto non convinta delle accuse e lo stesso inizieranno a fare anche altri.
La serie composta da soli sei episodi, propone per ogni puntata il punto di vista di uno dei protagonisti. Dovrà essere poi allo spettatore ricreare il mosaico d’insieme per capire cosa sia realmente avvenuto.
Come già accennato in precedenza, sebbene ci sia la grave pecca dell’impossibilità di interagire tramite app, questo telefilm è un giallo comunque molto valido e interessante. Anche la critica ha avuto giudizi pienamente positivi, potendo contare comunque su un autore e ideatore più che valido, e un cast di prima scelta.
Il consiglio quindi è di vederla comunque a prescindere dall’interattività mancata, con la speranza che il prossimo progetto simile possa coinvolgere anche gli spettatori extra USA.
Emanuele Algieri