Una donna di 59 anni è stata bloccata all’uscita della sua abitazione nella sua auto. Per un’ora e mezza è stata insultata, aggredita, minacciata e presa a sputi da 50 persone. 50 contro 1: totalmente impari. Tutto questo odio è dovuto alla sua decisione di mettere a disposizione la sua villetta di 350 metri quadri per la cooperativa “Svoltare Onlus“. Che la userà per ospitare 20 profughi.
Non si accettano profughi
È successo martedì scorso a San Michele Tiorre, frazione di Felino, in provincia di Parma. Un piccolo borgo da 1.970 abitanti, che non è propenso ad accogliere profughi. Finora non era stato messo a disposizione nessun edificio per accogliere i profughi, sebbene la zona dovrà trovare il posto per 36 di loro.
Superato lo spavento, la donna ha avvisato la prefettura dell’accaduto e ha denunciato la violenza ai carabinieri. La donna è riuscita anche a identificare diverse persone come residenti della zona, fornendo nomi e cognomi alle autorità.
Le reazioni
Il segretario regionale del Pd Paolo Calvano e la consigliera regionale Barbara Lori hanno scritto: “Quanto successo a San Michele Tiorre è un fatto inaudito. Che un gruppo organizzato di persone aggredisca una signora con insulti e minacce solo perché lei ha messo a disposizione il suo alloggio per l’accoglienza dei richiedenti asilo rappresenta una degenerazione del principio stesso di civiltà che va arrestata. Ed è ancora più grave perché si tratta di un episodio mai successo nel territorio di Parma e va contro i valori di solidarietà ed accoglienza che hanno sempre caratterizzato le nostre comunità“.
Anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti è intervenuto sull’episodio:
Farsi dominare dalla paura, seguire chi grida alla pancia e non segue la ragione, pensare che la violenza verbale o fisica sia una soluzione sono il metodo per cadere ancora più in basso. La paura è un sentimento che divide. Le soluzioni ci sono, ma noi dobbiamo avere un approccio istituzionale: ancora più legge, ancora più Stato. Personalmente è quello che Parma sta applicando. Ma non ci facciamo dividere dalla paura. Solidarietà alla signora aggredita e vicinanza al sindaco Leoni che deve gestire questa difficile situazione.
La Lega Nord continua invece noncurante dell’aggressione e per sabato mattina ha annunciato una manifestazione a Felino contro l’accoglienza dei 20 profughi. Maurizio Campari, segretario Lega Nord Parma, e il segretario provinciale Emiliano Occhi rimangono sulle loro posizioni: “Saremo in piazza a Felino con tutto il centrodestra per denunciare e protestare contro la situazione che si sta generando a causa delle assurde politiche messe in atto da questo governo e dai prefetti. Si stanno creando le condizioni per lo scontro sociale e a poco valgono i nostri appelli, che ancora oggi ripetiamo con forza, alla calma e ad evitare episodi violenti“.
Camilla Gaggero