Oceani, protagonisti per un giorno.

Sta per terminare la Giornata Mondiale dedicata agli Oceani.

L’importanza di mari, oceani e corsi d’acqua è innegabile, più dei tre quarti della superficie terrestre è occupata dall’acqua.

Il nostro oro blu garantisce la sopravvivenza di tutte le specie viventi, di 3 miliardi di persone e fornisce risorse alle industrie.

Il tema di questa giornata porta il titolo:

“Oceani sani, pianeta sano”.

oceani
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Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon, ha ribadito l’importanza di proteggere gli oceani e i nostri mari dall’inquinamento da plastica contro cui le Nazioni Unite stanno riversando il loro impegno.

Purtroppo, al momento, il verbo “dovere” rimane un triste condizionale, “dovrebbe”.

Ogni anno, infatti, 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare, scomponendosi in pezzi sempre più piccoli, fino a diventare microplastiche.

I primi a subire i danni dovuti alla plastica che finisce in mare, a causa della negligenza dell’uomo, sono la fauna e la flora marina. Non solo i pesci, ma anche gli uccelli marini sono a rischio a causa della possibile ingestione di materie plastiche. A settembre 2015 era stato data la notizia allarmante del pericolo dell’aumento della morte degli uccelli marini causati dall’ingestione di plastica. Se non si interviene con i giusti mezzi e non si impedisce che altra plastica venga ancora gettata in mare, il tasso di mortalità di questi volatili potrebbe raggiungere il 99% entro il 2050.

Pochi giorni fa, inoltre, uno studio scientifico ha messo in evidenza una triste realtà. Le larve dei pesci cominciano a preferire le materie plastiche a discapito del plancton, il loro cibo naturale.

Diventa un po’ come il cibo spazzatura tanto adorato dai giovani.

Questa cattiva abitudine che si è sviluppata le porta purtroppo alla morte.

Ognuno di noi dovrebbe impegnarsi, nel suo piccolo, per fermare e diminuire l’inquinamento della nostra preziosa acqua, per salvaguardare la salute di tutti gli abitanti del nostro pianeta.

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