La Nutella diventa vegana, nuova frontiera per la Ferrero

Nutella diventa vegana

Una svolta rivoluzionaria è in procinto di caratterizzare l’iconica Nutella, portandola verso una nuova frontiera nel mondo della gastronomia. La Nutella diventa vegana, segnando un momento epocale nella storia di questa celebre spalmabile amata in tutto il mondo.


Nel vasto panorama dell’industria alimentare, si delinea un’incredibile e attesa rivoluzione. La Nutella, rinomata e apprezzata spalmabile di cioccolato e nocciole, sembra essersi avviata verso un rinnovato destino, destinato a risuonare con i consumatori che porgevano attenzione alla propria dieta. In data 1° dicembre, l’acclamata azienda di Alba ha ufficialmente depositato al Ministero del Made in Italy, presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), il marchio “Nutella Plant based”. La Nutella diventa vegana, questa mossa rappresenta un passo fondamentale nell’evoluzione di tale prelibatezza culinaria, preannunciando una metamorfosi imminente che porta.

La Nutella diventa vegana: l’introduzione dell’etichetta “Plant based”

Il suggestivo e iconico logo della Nutella, concepito oltre cinquant’anni fa dalla genialità di Michele Ferrero in data 20 aprile 1964, rimane fedele alla sua identità originale: una “N” nera seguita dal celebre “utella” in rosso, affiancati dall’immagine evocativa di una fetta di pane spalmata con la rinomata crema gianduia. Tuttavia, è nell’introduzione dell’etichetta “Plant based” che risiede la vera innovazione, un’aggiunta destinata a spalancare nuovi orizzonti nei frigoriferi di coloro che abbracciano esclusivamente un regime alimentare di derivazione vegetale. Questo dettaglio, intrinsecamente associato a una filosofia culinaria sostenibile e consapevole, potrebbe plasmare un nuovo capitolo nell’apprezzata storia di questa icona gastronomica.

La filosofia intrinseca alla dieta “Plant-Based” è radicata nell’impiego di materie prime di natura vegetale, da sempre parte integrante dell’alimentazione umana. Questa pratica nutrizionale promuove una meticolosa valutazione della qualità e dei valori nutrizionali degli alimenti, ponendo esclusione su zuccheri raffinati e grassi idrogenati, privilegiando invece elementi salutari e naturali.

L’introduzione del marchio “Nutella Plant based” attualmente si trova in una fase di esame approfondito, aprendo le porte a un prossimo e potenziale sviluppo: Nutella diventa vegana, nasce la prima spalmabile di casa Ferrero completamente derivante da fonti vegetali. Tale prospettiva potrebbe rappresentare un’incredibile innovazione nel mondo delle spalmabili, rispondendo alle esigenze di un pubblico sempre più attento alla sostenibilità e alla scelta di alimenti salutari. Se confermata, questa evoluzione segnerebbe un passo significativo nell’offerta di alternative alimentari più consapevoli e rispettose dell’ambiente.

La presenza del latte di origine animale ha costantemente rappresentato un ostacolo per i consumatori vegani o allergici, impedendo loro di godere pienamente del piacere offerto da questa celebre spalmabile di Alba. Questo elemento ha, nel corso del tempo, limitato l’accesso a un vasto pubblico desideroso di sperimentare il gusto unico della Nutella.

Tuttavia, Nutella diventa vegana, e l’introduzione di un’opzione totalmente vegetale potrebbe finalmente porre fine a tale dilemma. Questo passaggio rappresenterebbe una svolta epocale, aprendo la Nutella a un pubblico più vasto e consapevole delle proprie scelte alimentari. L’assenza di ingredienti di origine animale non solo risulterebbe in una nuova opportunità per i consumatori vegani e allergici, ma potrebbe altresì attrarre un crescente numero di individui interessati a un’alternativa più sostenibile e adatta a una variegata gamma di diete.

L’interesse per il mercato “plant-based” sta costantemente crescendo, raggiungendo un valore di 5,8 miliardi di euro nelle vendite europee, secondo i dati di Nielsen. In Italia, un settore del genere si attesta intorno ai 680 milioni di euro, con categorie di prodotti come il latte vegetale in continua crescita, toccando la cifra di 310,4 milioni di euro.

Questa nuova direzione intrapresa dalla Nutella rappresenta un passaggio cruciale non soltanto in termini di opportunità commerciale, ma anche come evoluzione nel rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più consapevole e attento alla propria salute e all’ambiente circostante.

È indubbio che l’introduzione di una versione vegana possa aprire nuove prospettive e generare un impatto rilevante nella sfera gastronomica e nel panorama del consumo consapevole. La reazione e l’accoglienza da parte del pubblico saranno elementi di interesse fondamentale, poiché potrebbero delineare la direzione futura di questa innovazione. La capacità di adattarsi alle esigenze emergenti dei consumatori, così come l’abilità di inserirsi in un contesto di sostenibilità e benessere, potrebbe conferire a questa evoluzione della Nutella un ruolo di rilievo nell’industria alimentare, aprendo nuove possibilità di consumo e di approccio a una dieta più consapevole.

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