Vietnam: Ministro della Pubblica Sicurezza nominato Presidente

Nuovo presidente del Vietnam To Lam

Il Partito Comunista ha nominato il Generale To Lam, il Ministro della Pubblica Sicurezza dal 2016, come nuovo Presidente del Vietnam. Il Generale sostituirà il precedente Capo di Stato Vo Van Thuong e parallelamente alle funzioni presidenziali manterrà anche il suo ruolo di Ministro. Pur essendo caratterizzata da prerogative prevalentemente cerimoniali, la carica di Presidente è una delle posizioni politiche apicali del Vietnam che, insieme a quella di Capo del Partito, di Primo ministro e di Presidente del Parlamento, dà corpo ad una struttura di leadership a quattro pilastri.

Una serie di inusuali dimissioni

Considerato ampiamente come una delle figure più potenti del Vietnam, To Lam è stato scelto dal Comitato Centrale del Partito all’inizio di questa settimana, ma le autorità e i media statali hanno rivelato la notizia solo sabato. La nomina viene resa nota in un momento particolarmente turbolento per la politica del Vietnam, una Repubblica socialista in cui l’unico partito legale è proprio quello Comunista, nota per la sua stabilità: negli ultimi 18 mesi ben due Presidenti nazionali ed un Presidente del Parlamento si sono infatti dimessi a causa di “violazioni ed illeciti” che non sono stati resi noti al pubblico, ma che apparirebbero legati ad una campagna anti-corruzione condotta dal Partito.

Thuong, per esempio, era stato eletto un anno fa per sostituire il suo predecessore Nguyen Xuan Phuc, che si era visto costretto alle dimissioni proprio a causa di un grande scandalo di corruzione che ha investito la classe politica del paese. Il Presidente uscente si è invece dimesso a marzo, dopo essere stato accusato di aver violato delle regole del Partito.

A questa inusuale serie di dimissioni si aggiunge quella di Truong Thi Mai, membro permanente del Segretariato del Comitato Centrale del Partito: una delle posizioni più di spicco della politica vietnamita al di fuori dei quattro pilastri. Inizialmente composto da 18 membri, a causa delle dimissioni di diversi politici nell’ultimo anno e mezzo, il Comitato Centrale, è sceso ad un organico di 12 partecipanti.

Nuove nomine del Partito Comunista

Molti osservatori vedono la nomina di Lam come un possibile passo in direzione della leadership del Partito Comunista, che potrebbe essere conquistata dal nuovo Presidente nel 2026, al termine del mandato dell’anziano Segretario Generale Nguyen Phu Trong. Tuttavia questo scenario potrebbe diventare realtà prima del previsto, nel caso il cui Trong scelga anch’egli di dimettersi prima della scadenza del suo mandato.

Oltre a quella di Lam, il Partito ha poi annunciato la nomina di quattro nuovi membri del Comitato Centrale, nonché del nuovo Presidente dell’Assemblea nazionale. Questo rimpasto generale non è passato inosservato agli investitori stranieri, che non fanno mistero delle loro preoccupazioni riguardo il potenziale effetto paralizzante che quest’opera di rinnovamento legata alle misure anti-corruzione potrebbe avere sulla burocrazia vietnamita.


Il nuovo Presidente del Vietnam: lotta alla corruzione o repressione politica?

Il tema della lotta alla corruzione è un particolarmente sentito in Vietnam, un nobile proposito da perseguire nel corso di una carriera politica di spicco come quella del Presidente Lam. Tuttavia la realtà delle inchieste anti-corruzione è più complessa di quanto non appaia a prima vista. Secondo il professor Zachary Abuza, docente del National War College di Washington, Lam ha utilizzato il proprio potere in qualità di vice-capo del Comitato Direttivo per la lotta alla corruzione per indirizzare le indagini così da poter “abbattere sistematicamente rivali nel politburo che erano idonei a diventare Segretario Generale” del Partito Comunista.

Inoltre, diversi attivisti per i diritti umani affermano che negli ultimi anni il governo ha intensificato la repressione sui gruppi della società civile, soffocando voci dissidenti e limitando le libertà fondamentali. Questa crescente oppressione rende lo scenario politico del Vietnam estremamente complesso da osservare.

La figura del Generale Lam in particolare va tenuta sotto stretta osservazione, considerando che l’influenza politica effettivamente concentrata nelle sue mani è molto superiore a quello accordatogli dai poteri presidenziali. Con la sua lunga carriera nel ministero della pubblica sicurezza, Lam ha dimostrato di essere un attore chiave nel panorama politico vietnamita, e il futuro del paese potrebbe essere fortemente influenzato dalle sue azioni e decisioni.

Elena Miscischia

 

 

Exit mobile version