La contemporaneità del nuovo manifesto di Forza Nuova su questi temibili invasori la dice lunga sulla validità di tanto incitamento all’odio razziale: nulla, poiché non siamo più giustificati, oggi, nel dare un qualsivoglia giudizio su un popolo basandoci sul colore della pelle.
Dalla seconda guerra mondiale con furore, Forza Nuova denuncia gli invasori e la minaccia che costituiscono per i docili angeli del focolare italici. Attenzione, italioti, abbiamo individuato il nemico: fatevi avanti nella difesa delle virtù del gentil sesso, non permettete a nessuno di violentarle al posto vostro.
I terribili e disumanizzanti fatti accaduti a Rimini hanno l’orrore e il terrore del più buio dei tempi. Ma ancora più buie sono state le dichiarazioni a seguito, non solo per questo accaduto fatto di violenza, ma anche per i successivi.
Addittare il nemico secondo il colore di pelle diversa dalla nostra è un atto idiota oltre che, parlando di razzismo, piuttosto selettivo. Premettendo che l’accaduto sia terrificante e che i quattro violentatori siano criminali e che vadano perseguiti e condannati, nell’informazione italiota nulla di tutto questo avrebbe sollevato le masse se a commettere il crimine fossero stati quattro inglesi; silenzio stampa – ché ormai siamo abituati – se si fosse trattato di quattro italiani.
Dunque cos’è sbagliato? Lo stupro o che lo stupro sia stato effettuato da quattro immigrati -invasori, sia chiaro – ?
Arriva il nero invasor
La comodità mediatica nella quale politicanti e personaggi di spicco si crogiolano è proprio quella dell’incitamento all’odio razziale e all’indignazione solo se contro gli immigrati.
Dunque la ridondanza, dopo un secolo, del manifesto di Forza Nuova è solo un tentativo di arraffa-voti per la loro casa. Il che, se permettete, è inumano e disgustoso almeno in certa prossimità della violenza in sé. Perché utilizzare un fatto accaduto come propaganda è incivile.
Indignazione a gettoni
L’opinione pubblica, poi, ristagna di tutta questa operazione mediatica e politica. Il caso di Christian Raimo a “Dalla vostra parte” – di chi? – è anzi un esempio di tentativo di controcorrente ammirevole e che andrebbe emulato in qualunque ambito noi ci ritroviamo.
Francamente, è una barzelletta piuttosto mal riuscita, ma che incita a ridere per non piangere; il fascista che non tollera lo stupro se fatto da immigrati, ma all’effettivo lo attua perché tanto la donna “poi si abitua” fa schifo. Fa schifo come italiani e fa schifo come esseri umani ancora capaci di ragionare con la propria testa, andando al di là del colore della pelle.
Nell’accaduto di Rimini, è alquanto possibile che personaggi come Salvini o la Meloni si siano ritrovati piuttosto in difficoltà: quattro immigrati che stuprano una donna e un transessuale. Ma se a noi fanno schifo anche i froci, come la mettiamo? Probabilmente avranno deciso di sputare opinioni fetide basandosi sulla maggioranza: sono di più i negri, allora ce la prendiamo con loro.
Se questo meccanismo infame non può cessare perché conviene troppo a chi ci mette i piedi in testa, per farsi pubblicità, che almeno si mettano a disposizione tutti i mezzi possibili per aiutare le vittime, per dare loro sostegno, fisico e psicologico; che si educhino tutti – ma proprio tutti – al rispetto e alla sessualità, binomio inscindibile; che si contrapponga un sistema di educazione vera e approfondita, a un’opinione pubblica becera e una classe politica marcia;
Che si capisca che la violenza fisica, psicologica e sessuale rendono criminali chiunque le infligga ad altri esseri viventi, siano loro di qui o dall’altra parte del mondo, ma che un atto di criminalità non deve essere pretesto per il razzismo; un gesto solo non può condannare un’intera popolazione.
E soprattutto, che si spenga la televisione, di tanto in tanto, e si segnalino pagine facebook di politici e personaggi pubblici che incitino all’odio razziale solo perché a loro fa palesemente comodo.
Gea Di Bella
Brava.
Gentilissimo Barbieri, grazie di cuore!