Secondo le ultime indiscrezioni, sono in arrivo significativi cambiamenti nel sistema di accoglienza e gestione dei migranti in Italia, che stabiliranno un nuovo approccio alla distribuzione dei migranti nel paese, un cambiamento che promette di influenzare la geografia dell’accoglienza e la vita dei richiedenti asilo.
Recentemente è stato rivelato un importante cambiamento nel sistema di accoglienza e gestione dei migranti in Italia che delinea un nuovo piano presentato dal Ministero dell’Interno. Secondo diverse indiscrezioni, il nuovo criterio di distribuzione dei migranti non si baserà più esclusivamente sulla relazione con la popolazione residente, ma includerà anche un elemento legato alla superficie del territorio.
Il nuovo approccio prevede che il 70% della distribuzione dei migranti sarà basato sulla popolazione residente, mentre il restante 30% verrà calcolato in relazione all’estensione del territorio. Questa novità, contenuta in una circolare inviata ai prefetti dal Ministero dell’Interno, avrà un impatto significativo sulla distribuzione dei richiedenti asilo all’interno del paese.
Questa modifica potrebbe portare a un aumento dei trasferimenti verso regioni con minore densità abitativa, come la Sardegna e la Basilicata, mentre regioni più popolose, come la Lombardia, potrebbero sperimentare un alleggerimento nella loro quota di accoglienza. Tuttavia, le decisioni definitive saranno prese dal Ministero dell’Interno, sulla base di dati oggettivi relativi alla situazione nei territori interessati dalla distribuzione.
Un altro aspetto significativo delle nuove disposizioni riguarda i Centri di Accoglienza Straordinaria (Cas). Al fine di garantire una rotazione delle presenze e valutare se i migranti soddisfano ancora i requisiti per l’assistenza, verrà effettuato un “censimento delle posizioni”. Come si sa, molti migranti vivono nei Cas da anni e lavorano all’esterno.
La circolare del Ministero dell’Interno inviata ai prefetti, al Dipartimento di Pubblica Sicurezza e alla Commissione Nazionale per il Diritto di Asilo sottolinea l’importanza di fornire assistenza massima a coloro che non dispongono dei mezzi sufficienti per garantire una qualità di vita adeguata a sé stessi e alle proprie famiglie. Allo stesso tempo, si evidenzia la necessità di interrompere immediatamente l’assistenza per coloro che possiedono un permesso di soggiorno, hanno ottenuto protezione internazionale o dispongono di un reddito minimo garantito.