A partire da giugno, con il Mondiale Under 20, sono entrate in vigore le nuove regole pensate dall’International Board della Fifa per migliorare il gioco del calcio.
Cerchiamo di riassumerle e capire come interpretarle.
Il fallo di mano e la regola dell’orologio
A differenza delle stagioni precedenti, decade la componente interpretativa legata alla volontarietà o meno del tocco di mano.
Sarà quindi considerato falloso qualsiasi tocco in cui il braccio sarà più largo del corpo o in posizione innaturale.
Sarà considerato irregolare qualsiasi tocco del pallone, con le braccia che non indichino le ore sei dell’orologio.
L’unica eccezione contemplata è il caso in cui un giocatore si calci da solo il pallone sul braccio.
Abbiamo avuto un esempio pratico di questa nuova regola già durante la prima giornata di Serie A, nella partita tra Fiorentina e Napoli.
Zieliński ha toccato il pallone con l’arto largo su un rimpallo e l’arbitro ha accordato il calcio di rigore.
Con il regolamento utilizzato fino alla scorsa stagione, si sarebbe potuto optare o meno per il rigore, a seconda dell’interpretazione data al tocco.
Rinvio del portiere
Sul rinvio dal fondo, la palla sarà immediatamente giocabile, senza attendere che esca dall’area di rigore. Sarà possibile alla squadra avversaria effettuare il pressing su chi batte, anche all’interno dei sedici metri.
Questa è forse la più interessante tra le nuove regole, perché offre terreno ad analisi di tipo tattico.
Sarà interessante osservare, col passare delle giornate, come le singole squadre ed i loro allenatori affronteranno questa situazione di gioco.
Fino allo scorso anno, infatti, era possibile a chi riceveva il passaggio, scoprendosi eccessivamente pressato, entrare in area e giocare il pallone. Il rinvio dal fondo sarebbe stato a quel punto ripetuto, consentendo al portiere di rimediare al potenziale errore.
Cambierà dunque il modo di calciarlo e (di conseguenza) l’atteggiamento difensivo della squadra avversaria.
Tra le nuove regole, questa è sicuramente (inseme a quella relativa al vantaggio) stata concepita per regalarci un calcio più fluido e spettacolare.
Barriera
Non sarà più possibile inserire, per la squadra che usufruisca di un calcio di punizione, uomini in barriera a disturbo di quelli della squadra che difende.
Si potrà stare ad almeno un metro dagli uomini in barriera.
Niente più giocatori che si abbassano all’ultimo istante o che si piazzano ai lati cercando di spostare la barriera.
La nuova regola metterà un freno alla creatività (a volte grottesca) messa in campo dagli allenatori nel corso degli anni.
Un episodio particolare è quello che ha visto protagonista Gianvito Plasmati durante un Catania-Torino del 2008. L’attaccante si mise in barriera abbassandosi leggermente i calzoncini, per distrarre il portiere granata Sereni, limitandone il campo visivo.
Abolizione della palla a due
La palla a due va in soffitta. Se l’arbitro interromperà il gioco senza fischiare fallo, la palla sarà automaticamente riassegnata dall’arbitro alla squadra che ne era in possesso.
Se la palla si trova all’interno dell’area e la squadra che ne era in possesso, la palla sarà riconsegnata automaticamente al portiere. Negli altri casi sarà riconsegnata al giocatore che ne era in possesso al momento dell’interruzione.
Gli avversari dovranno trovarsi ad almeno quattro metri.
L’arbitro esce dal gioco
Se il direttore di gara dovesse toccare il pallone, il gioco sarà immediatamente interrotto. Nel caso in cui il tocco si tramuti in gol o assist, la palla tornerà al portiere. Non sarà dunque possibile realizzare l’impresa compiuta da Stefano Accorsi nel film “L’arbitro”, eroe più o meno involontario di una partita di terza categoria sarda.
Regola del vantaggio e cartellini
Sarà possibile battere un calcio di punizione immediatamente dopo il fallo subito.
Terminata l’azione, qualora l’arbitro valuti l’intervento falloso da cartellino, potrà ammonire o espellere il giocatore che lo ha commesso.
Sostituzioni più rapide
Il giocatore sostituito dovrà abbandonare il campo uscendo dal punto più vicino e non più dalla linea di centrocampo sul lato delle panchine.
Questa modifica è stata pensata per evitare che gli allenatori utilizzino le sostituzioni per “fare melina” durante gli ultimi minuti di gioco.
Cartellini per gli allenatori
Con l’introduzione delle nuove regole, gli allenatori saranno equiparati ai calciatori, almeno da un punto di vista disciplinare.
Via dunque all’uso dei cartellini giallo e rosso anche per chi siede in panchina. In caso di espulsione, sarà comminata una squalifica.
Chissà cosa ne pensano tecnici famosi per il loro temperamento come Maurizio Sarri o Walter Mazzarri?
Come cambia il calcio di rigore
In caso di calcio di rigore, il portiere potrà superare la linea di porta con un solo piede prima che l’avversario calci.
In caso di parata, l’arbitro potrà ricorrere al Var per constatare la validità dell’intervento.
Alcune sembrano piuttosto cervellotiche, altre dettate dal buon senso e pensate per creare la tanto sospirata uniformità di giudizio.
Che ci piacciano o meno, dovremo imparare a convivere con le nuove regole e a capirle ed interpretarle, per seguire al meglio lo sport che amiamo.
La speranza è che le modifiche fatte di anno in anno siano concepite nel rispetto dello spirito del gioco.
Luca Carnevale