Un nuovo cablo diplomatico, reso pubblico da una fonte interna, rivela l’intenzione degli USA di rinnovare l’armamento nucleare delle basi NATO in Europa e in Italia.
Rischiamo l’escalation?
Nuove bombe nucleari in Europa: cosa rivela il cablo
Il cablogramma, reso pubblico grazie all’intervento di un membro interno del Pentagono o del Dipartimento di Stato, fa riferimento a una riunione tra ufficiali NATO e Ministri della Difesa alleati, tenutasi a Bruxelles nel mese corrente.
Il documento mette in luce il nervosismo di 15 degli alleati, che hanno espresso preoccupazione circa la possibilità che l’alleanza ceda al ricatto nucleare di Putin.
Dato l’aumento del volume e della portata della retorica nucleare russa, un sottoinsieme di alleati ha chiesto di continuare le consultazioni alla NATO per assicurare una continua prontezza e una comunicazione coerente
Il piano presentato nel leak consiste nel rinnovare gli armamenti nucleari delle basi NATO presenti in Europa.
In particolare, è stato anticipato a dicembre l’arrivo della versione aggiornata della bomba a gravità B61-12, inizialmente previsto per la prossima primavera.
Il programma prevede la produzione di circa 500 bombe, per un costo che si aggira intorno ai 10 miliardi di dollari.
La particolarità della B61-12 è la versatilità. La bomba possiede quattro opzioni di potenza, selezionabili in base all’obiettivo da distruggere. Può quindi configurarsi come arma di bassa o media potenza.
Non viene sganciata in verticale, ma si dirige verso l’obiettivo mediante un sistema satellitare. Inoltre, la bomba può penetrare nel sottosuolo, distruggendo i bunker dei centri di comando.
La nuova versione è progettata in modo che tutti i bombardieri e i jet siano in grado di trasportare l’arma, a differenza delle versioni precedenti. Infine, le è stato rimosso il paracadute ed è stato aggiunto un kit di coda per una “precisione significativamente maggiore“.
La dislocazione delle B61-12 rimane segreta, ma si prevede una distribuzione concentrata nei Paesi a ridosso della Russia.
Preoccupazione tra gli osservatori: “Possibile escalation”
L’anticipo della data di arrivo della bomba ha portato gli osservatori di lunga data a interrogarsi sul rischio di una possibile escalation della guerra.
Lo scenario geopolitico attuale, infatti, è molto delicato: la Russia minaccia di usare la bomba nucleare in Ucraina, la NATO è pronta a reagire alle provocazioni, e la comunità internazionale richiede all’Occidente maggiore impegno nella deterrenza verso Mosca. Allo stesso tempo, si comincia a guardare con preoccupazione alla Cina, anch’essa in possesso di armi nucleari.
In questa situazione, l’annuncio di un rinnovamento dell’arsenale europeo potrebbe innalzare la tensione.
Tom Collina, direttore del gruppo di disarmo nucleare Ploughshares Fund, mette in guardia su una possibile escalation.
Tuttavia, sostiene che l’invio di nuove bombe nucleari in Europa possa rappresentare una mossa rivolta non alla Russia, bensì alla NATO.
Ci sono già delle B61, più vecchie. I russi lo sanno. Funzionano benissimo. Le nuove saranno più recenti, ma non c’è molta differenza. Potrebbe essere un modo per rassicurare gli alleati che si sentono particolarmente minacciati dalla Russia.
Ma potrebbe portare a conseguenze inaspettate.
Staremo a vedere
Hans Kristensen, direttore del Nuclear Information Project della Federazione degli Scienziati Americani, e stretto osservatore del programma, sostiene che il rischio di escalation sia molto basso.
[Gli USA] hanno detto che non risponderemo a questa situazione con armi nucleari. Non credo che vogliano fare questo passo
Alla richiesta di un commento in merito al cablo, il portavoce del Pentagono Brig. Gen. Patrick Ryder ha dichiarato che il rinnovamento dell’armamentario non è legato alla guerra in Ucraina.
Gli aggiornamenti del programma nucleare B61 sono stati discussi apertamente nei documenti di bilancio e nelle dichiarazioni pubbliche per anni.
Avviato negli anni ’60, il programma è stato rinnovato dozzine di volte (anche se, nella maggior parte dei casi, la bomba è stata ritirata).
Inoltre, affermano i funzionari del Pentagono, gli aggiornamenti sono necessari perché l’arsenale sia moderno e sicuro.
Sebbene non abbiamo intenzione di discutere i dettagli del nostro arsenale nucleare, l’ammodernamento delle armi nucleari statunitensi B61 è in corso da anni. I piani per sostituire in modo sicuro e responsabile le armi più vecchie con le versioni aggiornate B61-12 fanno parte di uno sforzo di ammodernamento pianificato e programmato da tempo.
Non è in alcun modo legato agli attuali eventi in Ucraina, e non è stato accelerato in alcun modo
Ciò nonostante, due persone che hanno familiarità con la questione (la cui identificazione rimane riservata), hanno confermato il fatto che la tempistica sia stata accelerata.