Nuove aree desertificate secondo l’analisi dell’Unccd

nuove aree desertificate

Negli ultimi trent’anni, il pianeta ha affrontato un fenomeno sempre più preoccupante: la desertificazione. Secondo un rapporto della Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione (Unccd), circa il 77,6% della superficie terrestre ha mostrato un progressivo aumento dell’aridità tra il 1990 e il 2020, rispetto ai tre decenni precedenti. Questo dato allarmante non solo mostra la nascita di nuove aree desertificate ma sfida anche la percezione comune dei disastri naturali e mette anche in evidenza una crisi ambientale che sta trasformando profondamente l’ecosistema globale.

I dati sulla desertificazione

L’Unccd ha rilevato che, in soli trent’anni, le aree aride del pianeta si sono espanse di ben 4,3 milioni di chilometri quadrati, una superficie che supera di circa un terzo l’estensione dell’India. Questo dato sconcertante testimonia quanto sia rapido e diffuso il fenomeno della desertificazione. Gli effetti si osservano in regioni diverse e lontane tra loro, dai paesaggi aridi dell’Africa subsahariana fino agli altipiani asiatici, dai bacini fluviali del Sud America ai deserti australiani.

A livello globale, l’incremento dell’aridità rappresenta un cambiamento permanente per gran parte della superficie terrestre, con implicazioni che vanno ben oltre il deterioramento dei suoli. Questi cambiamenti sono collegati a una serie di fattori, tra cui il cambiamento climatico, la deforestazione, il sovrasfruttamento delle risorse idriche e pratiche agricole insostenibili.

Un fenomeno spesso trascurato nei dibattiti pubblici

La desertificazione è spesso percepita come un problema regionale, confinato alle aree già aride. Tuttavia, i dati dell’ONU smentiscono questa visione, dimostrando che il fenomeno ha un impatto diffuso e globale. Questa crisi è aggravata dall’errata percezione che i disastri naturali siano prevalentemente legati all’acqua, come alluvioni e cicloni. Al contrario, l’incremento dell’aridità e il degrado del suolo sono silenziosi ma devastanti. Essi rappresentano una minaccia esistenziale per milioni di persone che vivono nelle regioni colpite e pongono sfide enormi per la sicurezza alimentare mondiale.

Un altro aspetto sottovalutato riguarda l’impatto economico. Le terre degradate perdono progressivamente la loro produttività, riducendo i raccolti e compromettendo le attività agricole. Questo fenomeno genera cicli di povertà che colpiscono principalmente le popolazioni già vulnerabili, alimentando migrazioni forzate e conflitti per le risorse naturali.

Cause complesse e interconnesse

La desertificazione non è un fenomeno naturale isolato. Al contrario, è il risultato di una combinazione di fattori climatici e antropici. L’aumento delle temperature globali ha intensificato l’evaporazione delle riserve idriche, mentre la riduzione delle precipitazioni ha aggravato la scarsità d’acqua in molte aree già vulnerabili. Parallelamente, le attività umane hanno accelerato il processo. La deforestazione per creare terreni agricoli o per ottenere legname ha ridotto la capacità del suolo di trattenere l’umidità, mentre pratiche agricole intensive hanno impoverito i nutrienti essenziali del terreno.

Un ruolo cruciale è giocato anche dalla gestione insostenibile delle risorse idriche. In molte regioni, il sovrasfruttamento delle falde acquifere ha portato a una riduzione dei livelli d’acqua sotterranea, rendendo i terreni più suscettibili alla desertificazione. Inoltre, l’urbanizzazione rapida ha trasformato vaste aree di terreno fertile in spazi impermeabili, come strade e costruzioni, contribuendo ulteriormente al degrado del suolo.

Impatti su biodiversità e sicurezza alimentare

Le conseguenze della desertificazione si estendono ben oltre la perdita di terre coltivabili. Gli ecosistemi naturali stanno subendo una pressione senza precedenti. La perdita di habitat minaccia molte specie animali e vegetali, con un effetto a catena sull’intera biodiversità. La desertificazione porta a una riduzione della vegetazione, che a sua volta diminuisce la capacità del suolo di trattenere l’acqua e aumenta il rischio di erosione.


Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, l’impoverimento dei terreni coltivabili sta già avendo un impatto tangibile sulle produzioni agricole globali. Regioni come l’Africa e l’Asia meridionale, dove gran parte della popolazione dipende dall’agricoltura di sussistenza, sono particolarmente vulnerabili. La diminuzione dei raccolti aumenta la dipendenza dalle importazioni alimentari, aggravando le disuguaglianze economiche e sociali.

Conseguenze sociali e geopolitiche

Le implicazioni della desertificazione non sono solo ambientali, ma anche sociali e geopolitiche. La perdita di terre produttive spinge molte comunità rurali a migrare verso le città o altri paesi, creando pressioni sulle infrastrutture urbane e tensioni politiche. Secondo l’Unccd, la desertificazione è uno dei fattori che contribuiscono alle migrazioni forzate, alimentando instabilità in alcune delle regioni più fragili del mondo.

Inoltre, la competizione per le risorse naturali rimanenti, come l’acqua e i pascoli, ha già scatenato conflitti locali in molte aree colpite. Questo fenomeno è destinato a intensificarsi, a meno che non vengano implementate soluzioni efficaci per gestire e ripristinare le terre degradate.

Soluzioni e strategie di mitigazione

Di fronte a questa crisi, è necessario adottare strategie integrate e multilivello per contrastare la desertificazione. Una delle priorità è il ripristino delle terre degradate attraverso tecniche di riforestazione e gestione sostenibile del suolo. Progetti come il “Grande Muraglia Verde” in Africa, che mira a creare una fascia di vegetazione attraverso il Sahel, rappresentano esempi concreti di interventi su larga scala.

Anche le pratiche agricole devono essere ripensate. L’agroecologia, che promuove l’uso di tecniche naturali per migliorare la fertilità del suolo e ridurre la dipendenza da prodotti chimici, può rappresentare una soluzione sostenibile. Allo stesso tempo, è essenziale investire in sistemi di irrigazione più efficienti e nella conservazione delle risorse idriche.

A livello politico, è fondamentale rafforzare le normative internazionali e nazionali per proteggere le terre vulnerabili. Ciò richiede non solo l’impegno degli Stati, ma anche la partecipazione attiva delle comunità locali e delle organizzazioni non governative. Campagne di sensibilizzazione possono svolgere un ruolo chiave nel promuovere la consapevolezza sull’importanza della gestione sostenibile del territorio.

Bisogna intervenire

Il fenomeno della desertificazione rappresenta una sfida che richiede un’azione immediata. Come sottolineato dall’Unccd, il costo dell’inazione è troppo alto per essere ignorato. La desertificazione non è solo una questione ambientale, ma anche un problema economico, sociale e politico che riguarda tutti noi.

 

 

 

 

Patricia Iori

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