Esiste una città in Nuova Zelanda senza disoccupati e che incentiva l’immigrazione per avere forza lavoro da offrire alle industrie della zona.
Quello a cui noi siamo abituati sono città sempre più affollate, il lavoro che non c’è, giovani (e non solo) a spasso alla ricerca di occupazione, terre verdi in continua diminuzione per far spazio a cemento e costruzioni. Tutto questo in Nuova Zelanda non esiste, anzi, i problemi sono decisamente l’opposto.
Nella cittadina di Kaitangata, nella zona meridionale di Otago, il Primo Cittadino promuove il trasferimento nella sua terra. Il motivo? Ripopolarla. Basti pensare che le industrie limitrofe sono state costrette a ridurre la produzione a causa della mancanza di lavoratori.
Il paesino è abitato da circa 800 persone e ha offre dal punto di vista occupazionale ben 2mila posti vacanti. Il Sindaco e i cittadini dell’oasi immersa nel verde offrono a chi fosse interessato dei forti incentivi, una sorta di pacchetto completo, ovvero la possibilità di acquistare casa e un appezzamento di terreno, oltre ad un impiego nelle vicine industrie, oramai costrette a ricorrere a navette per ‘importare’ lavorati dalle città limitrofe.
Bryan Cadogan – questo il nome del Primo Cittadino – sul suo profilo Facebook ha espresso l’immensa sorpresa nell’aver ricevuto numerosissime richieste e dimostrazioni di interesse, non immaginando che la sua iniziativa sarebbe divenuta di interesse mondiale.
Le principali offerte di lavoro riguardano il settore primario, quindi soprattutto addetti negli impianti di trasformazione lattiero-casearia e di congelamento. Se volete dunque lasciare tutto e cambiare vita, potete iniziare col reperire info utili sull’iniziativa neozelandese visitando www.cluthacountry.co.nz/.
A meno che non viviate già in Nuova Zelanda, è sempre meglio documentarsi sulle norme relative all’immigrazione, per capire se si hanno i requisiti per poter vivere e lavorare in questo Paese. Per tutti i dettagli su come visitare, vivere, studiare e lavorare in Nuova Zelanda si può visitare il sito web che riporta tutte le norme sull’immigrazione.
Annachiara Cagnazzo