Anche in Italia, si sta diffondendo con estrema velocità la nuova variante Covid JN.1. Una situazione poco allarmante o il Natale sarà veramente a rischio?
Tra pochi giorni è Natale, infatti, si respira ovunque l’atmosfera che porta con sé questa festa. In moltissime città si possono vedere i mercatini di Natale, le nostre case ospitano alberi e tante decorazioni. Ma se da un momento all’altro il Natale fosse a rischio? Sicuramente, nessuno di noi ha dimenticato le feste trascorse durante la prima pandemia da Covid-19. Se dovesse ripresentarsi una situazione identica, saremo in grado di affrontarla, tra zone rosse e magari qualche divieto? Purtroppo, si sta diffondendo in Italia, con estrema velocità, una nuova variante Covid JN.1, che potrebbe mettere a repentaglio le nostre feste.
Contagi in aumento: arriva il bollettino Covid
I contagi Covid in Italia, nella settimana da giovedì 30 novembre a mercoledì 6 dicembre 2023, hanno toccato la cifra di 59.498 nuovi casi positivi, seguiti da 307 morti. Questi dati sono emersi direttamente dal bollettino settimanale del ministero della Salute. Nella settimana che abbiamo preso in considerazione, sono stati effettuati ben 284.806 tamponi, un aumento del 2,5% rispetto alla settimana precedente. Inoltre, il tasso di positività registrato è salito al 20,9% con un +2,1%.
Francesco Vaia, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, ha riferito che:
«Gli indicatori sono in lieve crescita, sia per quanto riguarda il numero di nuovi positivi che per l’impatto sulle strutture ospedaliere che resta tuttavia sotto controllo e non determina condizioni di criticità».
Parallelamente, aumenta anche il numero di ricoveri Covid in Italia. Il tasso di occupazione in riferimento al 6 dicembre è pari al 10,7%, ossia 6.668 ricoverati. Invece, il tasso di occupazione in terapia intensiva è pari al 2,5%, ossia 219 ricoverati.
Arriva la nuova variante Covid JN.1
La nuova variante Covid JN.1, che si sta diffondendo velocemente in Italia, sta preoccupando l’opinione pubblica. Si teme addirittura un nuovo picco di contagi tra Natale e Capodanno. La nuova variante Covid JN.1 discende da BA.2.86, forma mutata di Sars-Cov-2, ma quest’ultima meglio conosciuta con il nome di Pirola. La quale aveva allertato gli esperti nel periodo estivo, tra agosto e settembre 2023, poiché aveva presentato un altissimo numero di mutazioni a livello della proteina Spike, esattamente più di trenta rispetto alla variante BA.2, detta anche Omicron 2.
In uno studio condotto recentemente in Giappone, è evidente come queste mutazioni addizionali abbiano conferito a JN.1 un’infettività molto più elevata rispetto alla BA.2.86. Lo stesso studio ha dimostrato come la nuova variante Covid JN.1 sia in grado di evitare abilmente la risposta immunitaria. Ciononostante, non si hanno delle prove che possano dirci se questa nuova variante Covid JN.1 sia più grave di quelle precedenti. Per ora, non sono ancora del tutto chiari i sintomi di Covid che si possono avere da questa forma mutata. Sicuramente, i sintomi che possono caratterizzarla a grandi linee sono:
- febbre alta
- tosse continua
- mal di testa
- brividi
- stanchezza
- mal di gola
- perdita del gusto o dell’olfatto
Esattamente i sintomi che si sono già manifestati con le varianti precedenti.
La nuova variante Covid JN.1 metterà veramente a rischio il Natale?
Purtroppo, come abbiamo già capito, non c’è nulla di veramente certo, anche perché è una variante che ha colto un po’ tutti di sorpresa. Probabilmente, le stiamo dando forse troppa importanza, diffondendo un allarmismo che magari si potrebbe evitare, però è sempre meglio prevenire che curare, quando è ovviamente possibile.
Ciò di cui siamo certi è che gli enti di controllo internazionali hanno affermato che nei Paesi, dove la nuova variante si sta diffondendo, il numero dei casi di Covid sta continuando a crescere. Inoltre, il Natale si sta avvicinando, quindi potrebbero esserci delle ripercussioni. Uno scenario che preoccupa maggiormente è quello fornito dai dati della sorveglianza genomica in Francia, Spagna e Regno Unito. Infatti, l’Re, ossia il tasso di riproduzione effettivo di JN.1 è più alto rispetto all’Re di altre varianti in circolazione. Si suppone inoltre che la nuova variante Covid JN.1 possa diventare una variante dominante a livello globale.
Il virologo Nicolas Locker, ha affermato che:
«Non penso che ci sia nulla ora di cui dovremmo preoccuparci eccessivamente. Ad oggi non abbiamo visto cambiamenti nei sintomi o nella gravità delle infezioni».
Non ci resta che attendere e aggrapparci a queste parole di speranza, sperando di goderci il Natale con la nostra famiglia.
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