Signori e signore, ecco l’ottava generazione della Ford Fiesta. Differenze dalla precedente? Zero, o quasi, se la guardiamo distrattamente, come da tradizione (tranne nel caso, nel 1989, della terza serie, che nulla c’entrava con le due precedenti, invece praticamente identiche tra loro). Il frontale è praticamente lo stesso, fatta eccezione per gli “affinamenti” di design dei fari e della calandra, la fiancata quasi e nella coda troviamo la novità della fanaleria orizzontale, del tutto inedita sulla Fiesta fin dall’esordio, nel 1976. La lunghezza invece cresce sempre di più: siamo arrivati a 4.04 metri, record per una vettura del segmento B (che oramai sono più lunghe di quelle del segmento C di una ventina d’anni fa).
Sicuramente dove la Fiesta è migliorata molto è nell’interno. La plancia ha un design lineare, apparentemente con materiali di buona qualità (la precedente serie non era malaccio sotto questo punto di vista), priva dei mille tasti che c’erano prima, soprattutto nella zona autoradio, ed è caratterizzata dall’immancabile display simil-Tablet del navigatore satellitare, (che nella versione da 8 pollici scimmiotta quello Mercedes e quello della Fiat Tipo), compreso nella terza generazione del sistema SYNC, che permette una rapida connessione con qualsiasi dispositivo multimediale e comandi vocali differenziati per gli standard Apple e Google. Il Sistema di Infotainment è previsto in tre configurazioni: la massima, già citata, con display 8″, un’intermedia con display da 6,5″ ed una base da 4,2″, con il My Ford Dock, che permette il collegamento di dispositivi multimediali e soprattutto la ricarica della batteria del proprio smartphone.
Il comparto elettronico è completato dall’immancabile sistema di frenata di emergenza con assistenza pre-collisione, mantenimento della corsia, sistema di riconoscimento degli angoli ciechi e riconoscimento dei pedoni, funzionante anche in condizioni di scarsa visibilità, riconoscimento dei segnali stradali (Traffic Sign Recognition), fari abbaglianti automatici (Auto High Beam), sistema di parcheggio semi-automatico Active Park Assist, in grado di fermare l’auto se il guidatore non dovesse notare eventuali ostacoli, Il sistema prevede due telecamere, tre radar e 12 sensori ad ultrasuoni.
La meccanica della nuova Fiesta è discretamente ricca di motori: 1.0 benzina 3 cilindri Ecoboost da 100, 125 e 140 cv, 3 cilindri 1.1 da 70 e 85 cv e diesel 4 cilindri 1.5 TDCi da 85 e 120 cv. Cambio manuale a 5 marce (motori 1.1) 6 marce ed automatico a 6 marce (1.0 Ecoboost 100 cv). Start & Stop per tutta la gamma, telaio migliorato nella rigidità torsionale del 15% e completo di Torque Vectoring Control (controllo di trazione in curva) su tutta la gamma per un migliore piacere di guida. Aerodinamica molto curata: carrozzeria carenata nel sottoscocca e Active Grille Shutter (pannello che ricopre la griglia del radiatore) per i motori 1.0 Ecoboost e 1.5 TDCi da 85 cv. In arrivo nel 2018 una variante del 1.0 Ecoboost a combustione variabile, che permette la disattivazione di un cilindro in determinate condizioni in cui non è necessario, permettendo un certo risparmio in termini di carburante ed emissioni di CO2.
La gamma della nuova Fiesta si articolerà in 4 varianti: Active (ispirato al mondo delle Crossover: assetto rialzato, finiture della parte inferiore in tinta scura e barre sul tetto, che è in colore contrastante rispetto al resto della carrozzeria), ST Line (sportivo, caratterizzato da Kit Aerodinamico, cerchi in lega, volante ed assetto sportivi) Titanium ( dalla dotazione tecnologica di serie particolarmente ricca ad un prezzo aggressivo, classico cavallo di battaglia Ford) e Vignale, (caratterizzato da calandra specifica, cerchi da 18″ e finiture interne in pelle: quello che un tempo era il compianto allestimento Ghia). La vendita in Italia inizierà dopo l’estate 2017.