Non sono mai molto propenso a scrivere di libri che mi sono piaciuti o meno ma questa volta non potevo esimermi nel farlo. Il libro in questione è Il nuovo Barnum di Alessandro Baricco. Che poi non si può considerare pienamente un libro, neanche un romanzo, forse una raccolta di storie ed esperienze ma sicuramente può essere messo sotto la dicitura di capolavoro.
Ammetto che forse sono un po’ di parte, considero Alesandro Baricco uno delle penne più belle che il periodo storico che sto vivendo abbia sfornato. Ho talmente tanto rispetto e ammirazione per questo suo modo geniale di scrivere che per me resta solo un entità letteraria, non conosco il suo volto e cerco il più possibile di non scoprirlo per non essere influenzato dal suo aspetto ma solo dalle sue parole. Non so se la cosa è molto chiara ma ognuno ha i propri manicomi. Premesso questo Il nuovo Barnum rimane oggettivamente un capolavoro. Già solo il fatto di dare il nome di un circo ad un libro è da considerare geniale. Il circo è la metafora perfetta per raccontare il mondo, pieno di bellezza, di paure, di ansie e alla fine o di fischi o di applausi. Un mondo, che come il circo, è pieno di animali che vogliono addomesticarsi o di funamboli che cercano di non cadere dalle incertezze della propria vita. Geniale.
Questo è il terzo della, non credo che posso definirla così ma lo faccio ugualmente, trilogia dei Barnum. Il primo era del ’95 il secondo del ’98 e il terzo oggi Il nuovo. Tutti la stessa trama che semplicisticamente può essere: una raccolta degli articoli che nel corso della sua carriera ha fatto Baricco. Ecco semplicisticamente è una cazzata. È un viaggio, una raccolta di poesie, aneddoti, storie, sentimenti, uomini, paesaggi, continenti, pensieri, e tanto altro che sarebbe troppo lungo elencare tutto. Leggendo Il nuovo Barnum (come leggere gli altri ma quest’ultimo, almeno per me, lo sento più vicino) intraprendi un viaggi, ti ritrovi prigioniero delle sue parole che creano nella tua mente immagini e sensazioni che l’autore vuole donarti. La scelta dei luoghi dove si pensa meglio è una cosa che lascia i brividi sulla pelle. La cosa che mi sorprende è come Alessandro Baricco spazzi dalla cultura allo sport, dalla politica alla cronaca, sempre con la stessa leggerezza e raccontando tutto come se fosse una storia bellissima senza portarti mai ad annoiarti.
Dopo tutto questo sviolinare devo dire anche che leggendolo può sembrare un po’ snob questo è vero, ma non tutti sono perfetti. Ora io non voglio che lo leggiate se non volete farlo questa non era una pubblicità e nessuno mi paga per farlo. Questo è un regalo che voglio farvi, perché passare un paio d’ore a vagare per il mondo solo con la forza delle parole è un’esperienza che va fatta a tutti i costi.