La saggezza popolare ha sempre ritenuto che gli occhi fossero non solo lo specchio dell’anima, ma anche della salute. NovioSense, un innovativo sensore, li usa per misurare i livelli di glucosio.
La NovioSense BV, una società con sede nei Paesi Bassi, ha annunciato i progressi nello sviluppo di un nuovo sensore capace di misurare in maniera continua e non invasiva il glucosio lacrimale. I risultati della sperimentazione clinica effettuata su pazienti diabetici sono stati pubblicati nell’ultimo numero della rivista Biomacromolecules della American Chemical Society.
Tali risultati sono estremamente incoraggianti per i diabetici ed in particolare per i diabetici di tipo 1. Per questi ultimi, infatti, è importante l’uso di un dispositivo diagnostico in grado di monitorare i livelli di glucosio nel sangue. Oggi sono disponibili una vasta gamma di dispositivi tra cui poter scegliere. Essi spaziano dalla tradizionale misurazione tramite glucometro, strumento indispensabile che misura il livello di glucosio ematico, ai dispositivi di monitoraggio continuo del glucosio che utilizzano il fluido interstiziale fino ai sistemi sottocutanei.
Tali strumenti diagnostici sono invasivi, costosi e per molti di loro è richiesta la puntura delle dita per la calibrazione dello strumento.
Tuttavia, malgrado tali inconvenienti, i benefici del monitoraggio continuo del glucosio sono apparsi indiscutibilmente utili. Vari studi infatti hanno dimostrato che il monitoraggio continuo della glicemia in tempo reale migliora il controllo glicemico riducendo: i valori di emoglobina glicosilata, l’incidenza di ipoglicemie gravi, i ricoveri ospedalieri per chetoacidosi e/o per ipoglicemia, migliorando quindi il quadro clinico e la qualità della vita nei pazienti con diabete di tipo 1.
Nuovo sensore: NovioSense
Il nuovo sensore NovioSense è un dispositivo che si inserisce nella palpebra inferiore, ed è in grado di misurare continuamente i livelli di glucosio nel liquido lacrimale, nonché di inviare le letture attraverso una tecnologia NFC (near-field communication) ad uno smartphone. Queste letture potranno essere visualizzate e registrate.
Caratteristiche del sensore
Il dispositivo NovioSense ha la forma di una molla costituito da più fili che formano una cella microelettrochimica. Queste caratteristiche rendono il sensore flessibile permettendogli di conformarsi al contorno dell’ambiente in cui è collocato, come la curvatura dell’occhio.
Esternamente è rivestito con uno strato protettivo di materiale idrogel morbido. All’interno di questo materiale si trova un enzima, chiamato glucosio ossidasi, lo stesso usato nei test glicemici ematici. In presenza di glucosio, questo enzima produce un segnale elettrico che viene rilevato da un nanosensore nella bobina metallica che consente di effettuare misurazioni in wireless.
Questo dispositivo è il primo nel suo genere: “Indossabile” negli occhi, wireless, senza batteria e non invasivo. “Nessuna batteria è necessaria e in teoria il sensore può funzionare per sempre”, afferma la ricercatrice Mila Svechtarova.
Nuove prospettive
“Questo è un passo importante nel nostro programma di sensori di glucosio per via lacrimale”, ha affermato il Dr. Christopher Wilson, Chief Executive Officer di NovioSense. “I risultati positivi del nostro studio di fase 2 dimostrano che il sensore di glucosio NovioSense può essere utilizzato per misurare il glucosio in modo non invasivo nel liquido lacrimale e si correla ai livelli di glucosio nel sangue con un’accuratezza paragonabile a quella dei dispositivi commerciali. ”
Lo studio di fase 2 effettuato su sei pazienti diabetici è stato avviato sulla base dei risultati positivi ottenuti da uno studio di sicurezza pilota di fase 1 in sei soggetti sani. Il 18 ottobre 2018 NovioSense ha avviato un secondo studio di follow-up su 24 pazienti con diabete di tipo 1, per raccogliere ulteriori prove sull’efficacia del nuovo sensore glicemico.
“Abbiamo investito in NovioSense nel 2012 sulla base di dati pre-clinici positivi. Siamo lieti di vedere progressi su base annua nello sviluppo di questa piattaforma diagnostica dirompente”, ha affermato Linze Dijkstra, Managing Partner di Health Innovations.
Di conseguenza, con questi risultati promettenti in mano, l’azienda si sta preparando a crescere puntando a rendere disponibile il dispositivo nel 2020.
Maria Di Naro