Noto è uno di quei luoghi della provincia siracusana, dove l’arte e la storia sembrano sgorgare, come acqua sorgente, limpida dalle fontane della memoria. Quella straordinaria bellezza, ferma e saggia che non scende a patti con la cieca avidità umana e le contraddizioni della società post-moderna.
Ancora oggi Noto non rappresenta, non solo un patrimonio dell’Unesco, ma anche un luogo dell’anima, dell’identità e della natura mediterranea, i cui profumi, sapori e contorni di luce riescono a comunicare con la contemporaneità e le culture lontane.
Anche per questo Noto si caratterizza per la fitta rete di eventi, racchiuso nella manifestazione Noto città d’arte, che negli ultimi 10 anni ha visto i crescere il numero dei visitatori, nella città siciliana, da 350 mila a oltre un milione.
L’Impossibile è Noto
Si tratta di dati molto importanti che testimoniano una continua crescita del turismo d’arte del bel paese e il sentore di come il patrimonio artistico culturale siciliano, rimanga sempre in cima alle mete preferite dai visitatori stranieri e italiani. Forse per questo si è parlato di “impossibile” a proposito dell’esposizione che sarà inaugurata l’11 aprile, nel Convitto delle Arti Noto Museum, con la presenza di ben 100 opere, provenienti da collezioni private, di alcuni fra i più grandi maestri del Novecento espressionista e non, come Dalì, Boccioni, Kandinskij, Mirò, De Chirico, Picasso, Klee.
Tutto ciò che sembrava una chimera diventa “possibile” in quella che il sindaco Corrado Bonfanti vorrebbe trasformare; “nella più grande Spa della cultura e del sapere”.
A luglio è prevista anche l’inaugurazione del Museo Civico, con l’intento di presentare una storia stratificata di Noto, a partire dalla sua origine e arricchita da una fiorente stagione teatrale, che possa mettere in scena la vitalità della provincia siracusana e la sperimentazione di nuove forme linguistiche, all’interno di un territorio che ha fatto della convivenza interculturale, la propria ragion d’essere.
Mostre, eventi culturali, musica e teatro, funzionali ad una “destagionalizzazione dei flussi turistici” per arrivare a uno degli eventi più importanti e attesi dalla comunità di Noto: L’Infiorata.
L’esposizione floreale, giunta al suo 40/o anno, porterà in scena dal 17 al 19 maggio l’omaggio dei “Siciliani in America”. Una Sicilia diversa da quella rappresentata per anni, lontano dallo stereotipo mafioso, laboriosa e creativa, che sarà presentata dallo stesso Sindaco Bonfanti anche a New York.
Effetto Noto
Se c’è una cosa che colpisce molto, riguardo la rete di eventi della città di Noto, è l’originalità dei nomi che identificano ogni manifestazione; come nel caso di Effetto Noto, il cartellone estivo che comprende il festival internazionale di musica classica NotoMusica, organizzato dall’associazione Concerti città di Noto.
Una straordinaria intuizione del maestro Corrado Galzio, giunta ormai alla 44/a edizione e che avrà tra i suoi ospiti Uto Ughi, Omar Sosa, Danilo Rea, Richard Galliano e Massimo Marcelli, per virare al rock più tradizionale dei Negrita, Max Gazzè e anche gli Skunk Anansie.
Un tuffo nel teatro musicale e nella lirica con il Macbeth e la consapevolezza di essere riusciti, in questi anni a sviluppare e trasmettere il valore della resilienza un’intera comunità, risorta dalla macerie del terremoto, per risplendere di spirito greco e umanesimo barocco, come fulcro vitale di un patrimonio inestimabile, più prezioso di qualsiasi “denominazione” Unesco.
Fausto Bisantis