Sognatori, misteriosi sconosciuti, creature problematiche, avversari del quotidiano, foglie al vento in continuo turbinìo.
Sognatori, persone stancanti. Disposti a mediare, ma difficilmente a compromettersi, sebbene non siano comunque delle rocce. Collezionisti accaniti di sbagli, forse di rimorsi, qualche volta persino di rimpianti. Un sognatore mi ha detto che ci sono diversi tipi di realtà all’interno della stessa; sempre diversi punti di vista all’interno di una stessa storia, più verità dentro una sola filosofia. Una totale, spossante, estenuante scocciatura, i sognatori.
Sognatori si nasce, si cresce e si ha fortuna, si muore. Si cambia, di certo. Si baratta il sognare col comprare, guadagnare, investire, ricavare, bombardare, uccidere, ingannare, rifiutare, rinnegare. Poi si perdona, si sbaglia e si spera di ricominciare daccapo. Oppure no e si continua a mettere su la propria industria di sogni svenduti.
A chi ha ingannato,manipolato le speranze, gli ideali per interessi propri, per le luci in vetrina; a chi ha rubato le idee, le energie altrui, che sappia: ha commesso il crimine di offendere un sognatore.
I sognatori sono maldestramente ingenui, gonfi di illusioni e per questo predisposti al dolore. Affrontare la vita comporta dinamiche bizzarre, oscillanti tra l’allegria e la tristezza e tutto questo non è facile da elaborare, ma si fa. Anche i sognatori sanno guadagnarsi la praticità necessaria. Perché quando si lotta per continuare a sognare, bisogna tenere gli occhi spalancati, come sentinelle.
I sognatori ereditano e imparano dagli altri. Non rubate ai sognatori, non siate spietati, egoisti, egocentrici, aggressivi. Se così siete, voi non sapete né imparerete mai le profondità spaventose del mondo né le superfici più delicate ed estasianti. Non saprete mai che tutto questo è in noi, attraverso di noi, con noi. Non lo vedrete mai e non intuirete cosa state perdendo.
I sognatori lavorano per sé e con gli altri. Sanno condividere e scegliere la solitudine, all’occorrenza.
Non sono santi, i sognatori. Odiano, si arrabbiano, provano rancore. Ma a queste cose non è dedicata tutta la loro vita: troppa energia che si spreca. L’orgoglio? Quel che basta per l’amor proprio, niente più.
Il mondo sì è a colori, ma anche il buio non disprezzano: allontanarsi dal tutto è necessario per leccarsi le ferite e ricominciare a sognare.
Sognatori per fuggire, ma spesso e volentieri per restare. Comprendere questa differenza forse vi farà capire quanto tutti potremmo essere liberi sognatori e per pigrizia e vigliaccheria non lo siamo. Forse vi farà capire che i sognatori non sono sempre persone assenti nell’arco di tempo in cui la vostra via incrocia la loro, bensì il contrario: siete voi totalmente assenti nel mondo.
Perciò fermatevi un momento, mettetevi a schiera l’uno di fronte l’altro, oppure a fianco e ripetete fino a che non vi entri bene in testa: non offendete i sognatori.
Gea Di Bella