La timidezza non mi ferma più!

Mario Rossi non è mai stato un chiaccherone.

A scuola veniva spesso preso in giro per la sua “R” moscia e i suoi occhiali.

Quindi non è mai stato un belloccio della scuola, ne quello che faceva ridere tutta la sua classe rispondendo ai professori.

Mario Rossi però, stasera è uscito sotto insistenza dei suoi amici, per bersi uno Spritz in bar.

Tra gli amici di amici, vede Laura Bianchi.

Lei è bella, sofisticata, elegante e simpatica, ma Mario è troppo timido per farsi avanti.

Ci scambia qualche parola e si rende sempre più conto che vuole chiederle di uscire.

Al momento di accomiatarsi però, si lascia scappare l’occasione, che invece viene presa al volo da Tizio Neri.

Timidezza.

Non è solo una peculiarità del carattere, ma per molti è un vero stato di sofferenza e, praticamente, una gabbia sociale.

Gli esperti spiegano che questa drammatica condizione, prende piede fin dai primi anni di vita, istituendo le proprie fondamenta nei traumi infantili.

Come i bulletti delle scuole, anche i genitori possono fare la loro parte, facendo sentire il figlio inappropriato, scoraggiandolo con qualche ramanzina di troppo o magari insultandolo pesantemente senza rendersene conto.

 

Solitamente, chi è affetto da questa incapacità di socializzare, tende ad isolarsi, a perdere occasione della vita, a non riuscire a guardare negli occhi il proprio interlocutore, a parlare poco, a sentirsi a disagio anche stando poco tempo sotto l’attenzione anche di una sola persona ed a sentirsi continuamente inferiore agli altri a causa di qualche difetto.

Esistono i casi estremi, in cui ai soggetti risulta persino difficile anche solo rispondere alle più semplici domande.

Riguardo invece alla timidezza più controllata, ci sono facili step che possono facilitarci ad aprirci al mondo esterno.

 

1.AVERE PIU’ FIDUCIA IN SE’ STESSI

Il primo scoglio da affrontare, è quello dell’accettazione di noi stessi.

Nella nostra mente, deve entrare un concetto chiave che smentirà per sempre quella vocina dentro di noi che ci ha detto troppe volte “tu non sei abbastanza”.

Occorre comprendere che ognuno di noi è composto da pregi e difetti, perciò dobbiamo imparare ad accettare le nostre debolezze e saper evidenziare i nostri punti di forza.

Non serve molto, basta piazzarsi di fronte allo specchio e cercare sia gli uni che gli altri.

Dopo una attenta analisi, e magari qualche consiglio dai nostri amici e parenti più cari, saremo in grado di affrontare ogni piccola mancanza ed a concepire il fatto che sia solo una minima parte del nostro complesso.

Una spinta in più? Cambiare qualcosa di noi.

Non è una novità che, un nuovo taglio di capelli o un nuovo capo, possano contribuire all’accrescere della nostra autostima.

Non tutti possiamo essere Brad Pitt o Angelina Jolie, ma con le giuste accuratezze e la giusta dose di volontà, potremmo finalmente riuscire a guardare noi stessi senza disgusto o delusione.

 

2.AFFRONTARE LE PROPRIE PAURE

E’ necessario visualizzare quali sono i momenti  che più ci mettono a disagio, come la presentazione di un progetto al lavoro, una chiaccherata con uno sconosciuto sull’autobus o magari anche solo camminare per le vie più affollate del centro.

Una volta fatto questo, bisogna elencare (anche scrivendole su un foglio) tutte le occasioni perse a causa del nostro non riuscire ad approcciarci agli altri.

Dopo un momento di tensione, fatto di rimpianti e minuti in cui ci incolpiamo di come certe cose sarebbero andate meglio nella nostra vita, potremmo dire di avere ottenuto la determinazione che ci serviva per proseguire nel cambiamento.

3.BUTTARSI NELLA MISCHIA

Non è facile, ma è necessario.

Possiamo iniziare dalle piccole cose.

Mantenere lo sguardo rivolto al nostro interlocutore mentre abbiamo una conversazione, intraprendere a caso un dialogo con il vicino di posto in metropolitana o anche solo iniziare a parlare per primo con un amico.

Sono tutti piccoli passi che però prima, non compivamo e che ci aiuteranno a comprendere quanti problemi inutili ci facevamo prima.

Spingendoci sempre verso nuovi limiti, impareremo a stare con gli altri, ad accettare il fatto che non possiamo piacere a tutti, ma anche che ci sono delle persone che amano stare in nostra compagnia e finalmente, quel grosso nodo che ci tratteneva dal vivere una vita in tutta spensieratezza, si scioglierà.

Pianeta donna.it
Exit mobile version