I fondamentalisti hanno usato quattro ragazzine per portare a termine una serie di attacchi nei quali assieme a loro ha perso la vita anche un’altra persone. A darne notizia è stata la stessa polizia locale.
L’episodio che ha registrato più attacchi simultanei è avvenuto in un villaggio nei pressi della zona periferica di Maiduguri, città capitale dello stato nigeriano del Borno.
Sul campo l’attacco terroristico ha lasciato anche tredici feriti, ricoverati tutti in ospedale. Le esplosioni sono avvenute ieri sera poco prima delle 22. A quell’ora come ogni giorno ha inizio il coprifuoco e molti degli abitanti del villaggio era già in casa. La persona che ha perso la vita assieme alle quatto ragazzine era una donna.
La violenza di Boko Haram
Lo stato del Borno è funestato dai terroristi islamici di Boko Haram. L’attentato odierno segue di poche settimane un’altra azione kamikaze avvenuta al’inizio del mese. Ad essere colpita sempre la periferia di Maiduguri. Un uomo in bicicletta si è fatto saltare in aria uccidendo tre persone.
Purtroppo le cinque vittime dell’attentato di ieri fanno cresce il numero spaventoso di morti provocate dall’attività di guerriglia dei terroristi appartenenti al gruppo armato Boko Haram. Iniziata nel 2009, l’azione violenta e sanguinaria dell’organizzazione jihadista sunnita ha ucciso fino ad ora 15-20 mila persone tra la Nigeria e i Paesi confinanti con lo stato del Nord Africa. Inoltre, tutto questo orrore, ha provocato una vera e propria crisi umanitaria ancora in atto che coinvolge 2-3 milioni tra profughi e sfollati.
Michele Lamonaca